Maghi, medium, veggenti e guaritori: Rapporto 2024, in Sicilia 1.500 maghi e 100.000 clienti per una spesa di 60 milioni

Osservatorio Antiplagio, pubblicato il Report sui Maghi 2024. Venerdì 17 maggio, a 30 anni dalla sua fondazione, Osservatorio Antiplagio ha pubblicato il nuovo Rapporto 2024 "Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze". Questi i dati del Rapporto, pubblicato anche nella pagina antiplagio.org/rapporto24.htm. Segnalazioni pervenute ad Osservatorio Antiplagio in 30 anni (da maggio 1994 a maggio 2024): 28.000. Roma, 17 maggio 2024 - NUMERO DI MAGHI - VEGGENTI, MEDIUM E GUARITORI - IN ITALIA (PER REGIONE) E SPESE ANNUE PER I CONSULTI IN STUDIO: 10% del totale (il 90% dei consulti avviene online o al telefono) 1) LOMBARDIA: Numero maghi 2.500 - Clienti 180.000 - Spesa: 90 milioni 2) CAMPANIA: Numero maghi 2.200 - Clienti 150.000 - Spesa 80 milioni 3) LAZIO: Numero maghi 2.000 - Clienti 140.000 - Spesa 75 milioni 4) SICILIA: Numero maghi 1.500 - Clienti 100.000 - Spesa 60 milioni 5) PIEMONTE: Numero maghi 1.200 - Clienti 85.000 - Spesa 50 milioni 6) PUGLIA

A MILAZZO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO INCHIESTA DI LUCIANO MIRONE “A PALERMO PER MORIRE”

Milazzo, 26 ottobre 2012 - Giovedì 25 ottobre, presso la libreria caffetteria Puck di Milazzo, si è tenuta alle 18.30 la presentazione del libro inchiesta di Luciano Mirone, “A Palermo per morire”. L’incontro, moderato dalla fondatrice ANAAM Olga Nassis, ha ospitato gli interventi del presidente dell’associazione Rita Atria Santo Laganà, dell’autore del libro “Le vene violate” Luciano Armeli e di Gianluca Manca, il fratello dell’urologo Attilio Manca, ucciso dalla mafia dopo aver operato Bernardo Provenzano.
Il volume di Mirone parte dallo sbarco degli Alleati in Sicilia per analizzare il rapporto tra Stato e mafia, con particolare attenzione per l’uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a trent’anni dalla sua morte.
In questa sua ricerca ci si avvale di testimonianze inedite e di interviste a personaggi autorevoli della politica così come della magistratura e del giornalismo, quali Nando Dalla Chiesa, Francesco Accordino, Giuseppe Ayala, Gian Carlo Caselli, Riccardo Orioles e Umberto Santino. L’autore ha raccontato dei motivi che lo hanno spinto da sempre ad opporsi al potere sempre più forte delle cosche, partendo dall’esperienza nel suo paese.

Secondo Olga Nassis « Le ultime rivelazioni dimostrano che non è la mafia ad essere infiltrata nello Stato ma è vero il contrario e la vicenda di Dalla Chiesa rappresenta una svolta storica, per cui è ancora più giusto parlarne. Peppino Impastato diceva “ La mafia uccide, il silenzio pure”. Dobbiamo trarre insegnamento dalle sue parole e abbandonare la pratica delle mezze verità per salvare la democrazia. »
La presentazione si è conclusa ricordando che il 29 ottobre a Palermo avrà inizio il processo sulla trattativa Stato- mafia e rivolgendo un appello ai partiti democratici perché si costituiscano parte civile nei processi per mafia ogni volta sia possibile.

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