Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

CONIUGI PALERMITANI RIMASTI SENZA CASA PER MESI IN AUTO IN UN BENE CONFISCATO MA «ABUSIVI»

E’ la storia dei coniugi palermitani Rosalia Lucido e Antonio Dolcemascolo, rimasti senza casa Per mesi in auto, adesso in un bene confiscato ma «abusivi». L’associazione affidataria del bene, avendogli messo a disposizione l’immobile, ha sospeso le attività. I coniugi attendono, invano, che il Comune di Palermo trovi una sistemazione definitiva
Palermo, 19/10/2012  – Antonio Dolcemascolo, 33 anni, e Rosalia Lucido, 28,
sono due coniugi palermitani rimasti senza lavoro e senza casa. Per mesi
hanno vissuto in auto insieme ai figli.
Il loro disagio è stato raccontato qualche mese fa dai giornali, e a
raccogliere l’appello per trovare casa è stata Cecilia Dorangricchia,
presidente dell'associazione «L'Aquilone Onlus», un sodalizio che si occupa
dell’affido temporaneo di bambini.
I due coniugi hanno così trovato ospitalità in un bene confiscato alla
mafia in via Melendez 46 a Ciaculli, che la Dorangricchia ha avuto affidato
in qualità di Presidente dell’associazione «Aquilone Onlus».
Doveva essere una sistemazione temporanea nell’attesa che dal Comune
giungesse una soluzione, ma niente.

«Il nostro gesto di solidarietà – spiega Cecilia Dorangricchia – adesso è
diventato un problema. Avendo dato ospitalità a questa famiglia, non
possiamo utilizzare più la struttura, sospendendo di fatto le attività, che
consistono principalmente in progetti di affido temporaneo per bambini
provenienti dalle ex repubbliche sovietiche.
Ci troviamo nella situazione paradossale perché adesso siamo noi senza
una casa. Pensavo fosse una sistemazione di 20, 30 giorni, invece dal
Comune non è arrivata più alcuna risposta.
Tra l’altro, la famiglia in questo immobile risulta comunque “abusiva”, e
siamo stati sollecitati a far liberare i locali.
Possibile – mi chiedo – che si debba ricorrere sempre a gesti eclatanti
per avere attenzione ?
Possibile che il Comune non riesca a trovare una sistemazione dignitosa
a questa famiglia ?

Il Presidente dell’Associazione
Cecilia Dorangricchia

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