Concorso dirigenti scolastici: scelta la data del 23 maggio per precise esigenze tecniche e organizzative

Concorso per dirigenti scolastici del 23 maggio: precisazioni del Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione Roma, 17 maggio 2024 -  Il Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione del Mim chiarisce che la scelta di fissare in tutta Italia la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici in data 23 maggio risponde a precise esigenze tecniche e organizzative legate, in particolar modo, alla disponibilità delle postazioni informatiche nelle scuole che sono sedi di svolgimento del concorso. Infatti, si sono dovute evitare le giornate del mese di maggio maggiormente impegnate dalle scuole per lo svolgimento delle prove INVALSI riferite alle classi terminali del primo e del secondo ciclo di istruzione e alle classi campione.   Detta scelta, che attiene alle autonome determinazioni della dirigenza preposta, non interferisce con la giornata di commemorazione del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta assassina

ETNA, ERUZIONI TEMIBILI: UN NUOVO STUDIO DESCRIVE IN ANTICIPO L’ANDAMENTO DEL RISCHIO

Roma, 18/10/12 - Conoscere e prevedere il comportamento dinamico di un vulcano attivo come l'Etna, contornato da paesi e città densamente abitati, e' di primaria importanza per fornire alla Protezione Civile gli elementi scientifici necessari alla riduzione del rischio. Per questi motivi appare molto promettente il metodo di studio applicato da un team di vulcanologi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell'Università di Catania i quali hanno da poco pubblicato una ricerca per mettere in relazione la risalita del magma all'interno dei principali condotti di alimentazione dell'Etna, il conseguente stress che si determina sui sistemi di faglia che intersecano l'edificio vulcanico e, in particolare, su quelli che interessano l'instabile fianco orientale.

Il lavoro, dal titolo: “Triggering mechanisms of static stress on Mount Etna volcano. An application of the boundary element method”, firmato da Eugenio Privitera, Amalia Bonanno, Stefano Gresta, Giuseppe Nunnari, Giuseppe Puglisi è apparso sull'ultimo numero della prestigiosa rivista internazionale “Journal of Volcanology and Geothermal Research”.

Come spiega il professor Stefano Gresta, uno degli autori, nonché presidente dell'INGV, il risultato più interessante e promettente della ricerca, che si è avvalsa dell'uso di un modello matematico computerizzato (agli elementi di contorno) per simulare e analizzare l'interazione fra il magma e le faglie, sta nella scoperta che la risalita di nuovo magma può trasferire stress sul fianco orientale dell'Etna, provocando l'attivazione sismica della nota faglia Pernicana e/o delle altre faglia che interessano i versanti Orientale e Meridionale del vulcano.

Tale movimento può anche accrescere l'instabilità di questo intero versante e scatenare attività sismica locale. Questa dinamica, a sua volta, può sollecitare un'ulteriore risalita di magma.
Si può creare, insomma, un vero e proprio “meccanismo di feedback”, o meglio una sorta di “loop”, che, come si è potuto constatare, è in grado di spiegare l’evoluzione delle maggiori crisi eruttive e sismiche degli ultimi decenni all'Etna.
Lo studio ora apre l'incoraggiante prospettiva di definire in anticipo l’evoluzione temporale dei diversi possibili scenari (sismico ed eruttivo) sul maggiore vulcano attivo europeo.

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