Concorso dirigenti scolastici: scelta la data del 23 maggio per precise esigenze tecniche e organizzative

Concorso per dirigenti scolastici del 23 maggio: precisazioni del Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione Roma, 17 maggio 2024 -  Il Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione del Mim chiarisce che la scelta di fissare in tutta Italia la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici in data 23 maggio risponde a precise esigenze tecniche e organizzative legate, in particolar modo, alla disponibilità delle postazioni informatiche nelle scuole che sono sedi di svolgimento del concorso. Infatti, si sono dovute evitare le giornate del mese di maggio maggiormente impegnate dalle scuole per lo svolgimento delle prove INVALSI riferite alle classi terminali del primo e del secondo ciclo di istruzione e alle classi campione.   Detta scelta, che attiene alle autonome determinazioni della dirigenza preposta, non interferisce con la giornata di commemorazione del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta assassina

TRISCELE, CIPRIANO (FAI CISL): “L’OBIETTIVO DELLA FAMIGLIA FARANDA ERA IL TERRENO E NON LO STABILIMENTO

Messina, 23 novembre 2012 – “Il progetto è completato, le aree dell’ex Birra Messina sono edificabili e non ci sarà traccia di alcun piano industriale per il riavviamento della produzione con la delocalizzazione dell’impianto”. E’ amaramente sarcastico Calogero Cipriano, segretario generale della Fai Cisl di Messina nel commentare l’esito della vicenda Triscele.

“Avremmo voluto sbagliare – afferma il segretario della Fai Messina – avremmo voluto che le nostre grida d’allarme, spesso strumentalizzate, fossero risultate false. Invece oggi è lampante come la famiglia Faranda non abbia comprato una fabbrica, ma un terreno e questi sono i risultati. Giovedì ci hanno detto che la monetizzazione del terreno, adesso, non basterà perché è necessario coprire altri debiti e quindi non vi è alcuna intenzione o possibilità di delocalizzare e ripartire. Così, però, è stata tradita la fiducia dei lavoratori e della città che avevano investito in una soluzione imprenditoriale messinese. I

lavoratori, adesso, rischiano di essere beffati due volte. Da gennaio saranno messi in mobilità e si domandano che fine farà il loro Tfr, quello di Heineken Italia, che i lavoratori hanno lasciato alla famiglia Faranda al momento dell’acquisizione per l’operazione di acquisto della fabbrica. Anzi, del terreno”.
Cipriano ha vissuto in prima persona la giornata di disperazione dei lavoratori della Triscele, compreso il gesto di Domenico. “Mimmo – racconta – che è anche un attivista sindacale ha sentito ancora di più sulle sue spalle questo peso. Noi soffriamo con lui e lotteremo accanto a lui e agli altri 40 dipendenti affinché non vengano nuovamente presi in giro”.

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