Catania, 10/01/2013 - La DIA, Direzione investigativa antimafia, ha messo fine ad un giro di illegalità e crimini nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti nella’rea che va da Catania ad Enna con le rispettive province e a Milano.
La Dia ha avviato un'operazione contro la criminalità organizzata e la sua infiltrazione nel ciclo dei rifiuti con più di 250 uomini della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che stanno eseguendo decine di arresti, impiegati nell’imponente azione, mirante a riportare la legalità nel settore e a porre fine ad una serie di azioni criminali a catena.
27 le persone cui sono stati notificati fin ora i provvedimenti cautelari emessi dal Gip. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, associazione per delinquere, traffico di rifiuti, traffico di sostanze stupefacenti, traffico di armi aggravato dal metodo mafioso e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico. L’operazione si avvale dell’ausilio del Reparto volo della Polizia di Stato di Reggio Calabria e di unità cinofile. Decine gli arresti in atto.
27 i provvedimenti cautelari mentre le forze dell’ordine impiegate nell’operazione sono pure impegnate ad acquisire atti e documenti in 14 Comuni. La maxi operazione della Dia di Catania intende porre fine all’azione criminale dell’organizzazione che ha messo le mani sul ciclo dei rifiuti. Tra i reati ipotizzati oltre all’associazione mafiosa e per delinquere, figurano il traffico di rifiuti, di sostanze stupefacenti e di armi, il tutto aggravato dal metodo mafioso. Tra le accuse – ancora – vi è quello di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. Perquisiti uffici ed abitazioni di 16 indagati, oltre ai 27 destinatari dei provvedimenti cautelari, tra cui figurano amministratori e funzionari pubblici. Acquisiti atti e documenti in 14 Comuni del versante Ionico-Etneo della Sicilia orientale. Accertamenti sono stati operati in alcune aziende impegnate nella raccolta di rifiuti e in Società d’ambito. Tra le aziende perquisite ci sarebbe la Aimeri Ambiente. Tra le persone arrestate e inquisite Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano;
Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano;
Le persone arrestate e le diverse accuse:
Associazione mafiosa: Roberto Russo, Aimeri Ambiente; Salvatore Tancona, imprenditore; Carmelo Spinella e Gianluca Spinella.
Truffa aggravata: Roberto Russo, Gianluca Spinella e Alfio Aquino.
Associazione per delinquere: Alfio Agrifoglio, Roberto Russo, Gaetano La Spina, Francesco Caruso, Roberto Palumbo, Giuseppe Grasso
Traffico illecito di rifiuti: Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano; Gaetano La Spina; Giuseppe Grasso e Francesco Caruso.
Truffa aggravata: Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Palumbo, Francesco Caruso, Giuseppe Grasso e
Gaetano La Spina.
Truffa aggravata: Alfio Agrifoglio, amministratore dell'Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Russo, direttore del personale della Aimeri Ambiente di Milano; Roberto Palumbo; Gaetano La Spina; Francesco Caruso e
Giuseppe Grasso.
Traffico di stupefacenti: Roberto Russo, Salvatore, Alfio e carmelo Tancona; Nico Mariano Benedetto, Arianna Ingegneri, Alessandro Mangano, Francesco Mangano, Santo Cristaldi; Mauro Miceli;
Salvo Musumeci; Giuseppe Sciacca; Sebastiano Vitale
Traffico di stupefacenti: Girolamo Zappalà; Antonino La Spina
Detenzione illecita di armi: Roberto Russo; Salvatore Tancona
Detenzione illecita aggravata dal metodo mafioso; Roberto Russo; Salvatore Tancona; Antonino Grioli.
Furto aggravato: Maurizio Vecchio
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