Lega Sicilia, Germanà: la mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” basata su tre pilastri

N ota della Lega Sicilia e senatore Germanà su presenza siciliana e mozione su autonomia e infrastrutture al Congresso della Lega a Firenze (5 e 6 aprile).  La mozione “Autonomia e infrastrutture per rendere l'Italia protagonista nel Mediterraneo” si basa su tre pilastri. Un piano straordinario di investimenti infrastrutturali con particolare attenzione al potenziamento dell'Alta Velocità .  PALERMO, 4 apr 2025 - Sedici delegati eletti al Congresso regionale di Enna il 14 marzo scorso, dieci tra parlamentari nazionali e regionali, e nove commissari provinciali: sono i numeri dei delegati della Lega siciliana presenti al Congresso federale del partito che si terrà alla Fortezza da Basso a Firenze il 5 e il 6 aprile.   Una delegazione, quella siciliana, che ha già riportato un primo successo: la mozione depositata dai rappresentanti dell'Isola su autonomia e infrastrutture è stata sottoscritta da esponenti di partito di tutta Italia. “Siamo orgogliosi di avere presentato un...

UROLOGIA IN PROVINCIA DI MESSINA: “30 POSTI PER 108 COMUNI MA SOLO IN CITTÀ”

Da Milazzo a Tusa non vi sono reparti di urologia, né presidi d’urgenza o prevenzione. L’urologia in provincia di Messina rischia così d’essere una illustre sconosciuta. Non rimane che rivolgersi al Policlinico o al Papardo: meno di 30 posti letto complessivamente per una provincia di 108 comuni. Nei giorni scorsi il prof. Veronesi a Palermo ha detto: “Servirà per bloccare i viaggi della speranza, ma soprattutto a far tornare in Sicilia tanti bravi medici costretti a lavorare nei centri di eccellenza del Nord”. Ma stando così le cose…
Messina, 11/03/2013  – “Potremmo dissacrare dicendo che ‘non sono più le prostate di una volta’ ma, in effetti, la carenza sembra essere preoccupante ed eccessiva. L’urologia - infatti - nella provincia di Messina rischia d’essere una illustre sconosciuta, considerato che gli ospedali di Milazzo, Barcellona P.G., Patti e Sant’Agata di Militello non dispongono di reparti specializzati e in alcuni casi di un reparto di urologia. Non rimane che rivolgersi agli ospedali di Messina, il Policlinico universitario e il Papardo, che dispongono invece di reparti specializzati". Ad affermarlo è Mimmo Mòllica, coordinatore provinciale del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia.

Al Policlinico universitario di Messina l’unità operativa complessa di urologia, diretta dal prof. Carlo Magno, dispone di 12 posti letto, articolati in 2 camere da 4 posti letto e in 4 camere da 2 posti letto. Il reparto di Urologia dell'Ospedale Papardo, che fa parte dell'Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte di Messina, in località Sperone, diretto dal dott. Diego Celi, dispone di 14 posti letto di ricovero ordinario e di 2 per il day hospital. Ambulatorialmente gestisce un ambulatorio Urostomia. Meno di 30 posti letto complessivamente per una intera provincia di 108 comuni.

Per il resto la provincia di Messina, da Milazzo a Mistretta a Tusa non dispone di reparti di urologia, né di presidi d’urgenza o, ancora meno, di prevenzione”.

“Nei giorni scorsi - considera Mòllica - il prof. Umberto Veronesi a Palermo, per presentare la delegazione palermitana della Fondazione "Umberto Veronesi", coordinata dal prof. Vittorio Gebbia, direttore dell"unità operativa di Oncologia Medica e docente di Oncologia Medica presso l'Università di Palermo, ha affermato: “Servirà per bloccare i viaggi della speranza, migliorare la qualità delle cure e della diagnosi, ma soprattutto a far tornare in Sicilia tanti bravi medici costretti a lavorare nei centri di eccellenza del Nord per carenza di strutture specializzate”.

“Se l’incidenza di ipertrofia prostatica o peggio di cancro alla prostata è elevata pure in provincia di Messina, altrettanto congrua non è la distribuzione dei reparti negli ospedali di Messina e provincia. E così stando le cose i viaggi della speranza non possono dirsi ‘scongiurati’ per chi voglia prevenire o curarsi. Né sembra spianata la strada al rientro “in Sicilia dei tanti bravi medici costretti a lavorare nei centri di eccellenza del Nord per carenza di strutture specializzate” – conclude Mimmo Mòllica.

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