Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

REGIONE SICILIANA. IL M5S NON SI RASSEGNA SU MICROCREDITO E REDDITO MINIMO DI DIGNITÀ

Palermo, 28/04/2013 – Assemblea Regionale Siciliana tornerà a riunirsi per la 39.a seduta pubblica lunedì 29 aprile 2013 alle ore 12. All’ordine del giorno: progetto di bilancio interno dell’Assemblea regionale Siciliana per l’anno Finanziario 2013; “Bilancio di previsione della Regione siciliana per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015.” ; “Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2013.
Legge di stabilità regionale.”

Nella seduta del 27 aprile 2013 il portavoce del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri è intervenuto sul taglio dei costi della politica:

“Il Movimento di cui sono portavoce, - ha detto Cancelleri - non ha mai voluto nessun emendamento che fosse soppressivo di nessuna norma. Abbiamo visto che in Commissione c’è stato terreno fertile per discussioni, come per esempio l’innalzamento delle royalty sull’acqua, sul petrolio, che porterebbero nelle casse della Regione svariati milioni di euro, questo per portarci semplicemente in linea con quelli che sono i parametri nazionali, perché attualmente in Sicilia sono più bassi. Anche l’emendamento sulle auto blu, le cosiddette auto di servizio, rimodulato in Commissione con l’aiuto di altri colleghi, è riuscito a portare qualche cosa di positivo. Ed anche lì registriamo un passo in avanti verso quella che deve essere, più che altro, non un contenimento della spesa, ma probabilmente un restyling dell’eticità di un Parlamento che si deve affiancare nei confronti dei cittadini, di chi vuole dimostrare che è possibile anche rinunciare a qualcosa in un momento di crisi, e lo fa per prima l’Amministrazione.

Circa il taglio agli stipendi dei dirigenti regionali, si è confermata anche questa una idea ovviamente del Governo, che non abbiamo appoggiato, probabilmente rincarata un po’ troppo, tanto è che in Commissione non è passata la nostra idea, però già va bene anche quella proposta dal Governo.”

E poi, infine, l’innalzamento delle royalty sulle cave, dove andava già bene quella proposta dal Governo, ma noi abbiamo voluto semplicemente allinearci a parametri che fossero italiani, più che altro europei, come standard di spesa. Anche questo porterebbe all’interno delle casse regionali parecchi soldi. E, ovviamente, abbiamo anche proposto delle misure per lo sviluppo della nostra Sicilia. Come ben sapete abbiamo chiesto l’applicazione - e sostanzialmente in Commissione abbiamo ottenuto certezze, poi verificheremo in Aula, ma non credo che ci siano problemi - per l’istituzione del fondo del microcredito.

Mi dispiace che l’onorevole Di Mauro lo battezzi come un duplicato dell’esistente fondo microcredito - gliel’ho detto più volte, glielo ripeto in questa pubblica Aula - che chiaramente è un fondo di microcredito rivolto alle micro imprese, mentre quello esistente è rivolto alle famiglie, sono due ambiti completamente diversi che normano due aspetti diversi della nostra vita.

Mi dispiace semplicemente registrare che, in questo fondo di microcredito, la Regione sta credendo poco, sta credendo poco perché nella finanziaria ha inserito soltanto 500 mila euro, a fronte di una nostra richiesta che andava ben oltre. Probabilmente noi eravamo partiti troppo in alto, avevamo richiesto 3 milioni di euro, proprio per far partire insieme alle somme della restituzione dei nostri
stipendi qualcosa di veramente importante, però sarebbero bastati anche 2, o un milione e mezzo.
Sostanzialmente l’idea era che un’Amministrazione regionale credeva in qualcuno che vuole far partire l’economia, e che non è più semplicemente qualcuno che chiede un posto pubblico, ma che si inventa un lavoro, allora se dobbiamo ripartire da questa logica dobbiamo metterci i soldi in una legge del genere.

Il reddito minimo di dignità che purtroppo non ha trovato alcun finanziamento, momento probabilmente storico sbagliato, infelice dal punto di vista delle casse regionali, ci ritorneremo, stiamo cercando di studiare qualcosa che sia simile a questo, attraverso dei fondi europei, le fattorie sociali, grazie all’interfaccia con l’assessore all’economia e l’assessore all’agricoltura stiamo
cercando,attraverso i terreni dell’ESA di creare quelle che potrebbero essere delle nuove attività date in gestione a famiglie che hanno redditi molto bassi o che addirittura non hanno redditi.”




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