Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

CORTE DEI CONTI: “IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE È CRESCIUTO AL 10,7% IN MEDIA ANNUA”

Questa mattina il guardasigilli Annamaria Cancellieri presente al Giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato relativo all'esercizio finanziario 2012
Roma, 27/06/2013 - Alle ore 11 le Sezioni riunite della Corte dei conti, presiedute dal Presidente Luigi Giampaolino, pronunciano la decisione nel Giudizio di parificazione sul Rendiconto generale dello Stato relativo all'esercizio finanziario 2012.
Il programma prevedeva la lettura della relazione ai rappresentanti degli Organi Costituzionali e dei ministri presenti da parte dei Presidenti di Sezione Maurizio Meloni e Rita Arrigoni. A seguire la requisitoria del Procuratore Generale della Corte Salvatore Nottola. Tra i partecipanti anche il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri.

Requisitoria orale del Procuratore generale Salvatore Nottola: ''Il giudizio che si celebra oggi davanti alle Sezioni Riunite della Corte dei conti, che ha per oggetto l’accertamento della conformità del Rendiconto generale dello Stato...'':

ESERCIZIO 2012
(UDIENZA DEL 27 GIUGNO 2013 - PRESIDENTE LUIGI GIAMPAOLINO)
REQUISITORIA ORALE
DEL PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DEI CONTI
SALVATORE NOTTOLA
NEL GIUDIZIO SUL RENDICONTO GENERALE DELLO STATO
ESERCIZIO 2012
(UDIENZA DEL 27 GIUGNO 2013 - PRESIDENTE LUIGI GIAMPAOLINO)
1
R
EQUISITORIA ORALE
del Procuratore Generale presso la Corte dei conti
nel giudizio sul Rendiconto Generale dello Stato
(Esercizio 2012)
Il giudizio che si celebra oggi davanti alle Sezioni Riunite
della Corte dei conti,
che
ha per oggetto
l’accertamento della
conformità
del
R
endiconto generale dello Stato
al
le leggi del
bilancio
,
è anche occasione per la Corte
-
quale garante
imparziale dell’equilibrio economico
-
finanziario e della corretta
gestione delle pubbliche risorse e come prescritto
dalla legge

di
esporre le proprie
osservazioni
sulla capacità che l’ordinamento e
l’azione amministrativa hanno di assicurare il soddisfacimento
dell’interesse pubblico.
Il
procuratore generale
, il cui intervento è necessario in
tutti i giudizi davanti
alla Corte quale organo
deputato alla tutela
dell'ordinamento finanziario
e degli interessi generali e
indifferenziati della collettività, ha in questo giudizio un rilievo
particolare, che gli deriva dalla sua
posizione di osservatore
non
solo
dei fenomeni
di scostamento delle gestioni pubbliche dai
parametri di legalità e di regolarità
ma anche delle criticità e delle
patologie dei sistemi economici ed amministrativi.
Coerentemente,
nella memoria scritta, depositata il 20
2
giugno u.s., oltre a
d esporre
le f
ondamentali
evidenze contabili
della gestione del bilancio dello Stato e del patrimonio
nell’esercizio 2012, la Procura Generale ha messo in rilievo i
fenomeni che caratterizzano il sistema economico ed influiscono
sugli equilibri finanziari nonché le aree
d’intervento e le linee di
tendenza, mostrando come questi profili incidano

favorevolmente
o meno
-
sulla crescita dell’economia, su una
sana gestione delle pubbliche risorse e sulla creazione di strutture
amministrative adeguate.
Si è dunque evitato di
fare
riferimento ai
temi
della cattiva
gestione,
degli illeciti e degli sprechi

materia attinente
all’istituto della responsabilità amministrativa, e quindi oggetto
della giurisdizione contabile

ma sono state indicate le patologie
e le criticità del s
istema, che trovano la loro origine non nei
comportamenti devianti dei singoli ma nella
insufficienza
dell’ordinamento a raggiungere gli scopi fissati e nella
mancanza
di conformità degli apparati alle regole di legalità, economicità,
efficienza.
Ciò, a
nch
e se alcune fattispecie di
illeciti
e di sprechi,
per la loro estensione e dimensione (si pensi alla corruzione e
all’evasione fiscale) si elevano a sistema.
La valutazione dei risultati economico
-
finanziari non può
che
essere
articolata
: se è vero che g
li indici relativi all’esercizio
3
2012 hanno mostrato un parziale miglioramento di alcuni saldi,
che ha consentito di pervenire alla chiusura della procedura per
disavanzo eccessivo aperta nel 2009 nei confronti del nostro
Paese, se l’indebitamento netto è
sceso al 3 per cento del
prodotto interno lor
d
o, se è migliorato l’avanzo primario (del 2,5
per cento, + 1,3 punti percentuali rispetto al 2011), è anche vero
che il PIL ha registrato una flessione del tasso di crescita del
2,4%, e il debito pubblico ha r
aggiunto la cifra di 1988,66
miliardi, pari al 127% del PIL.
A margine delle considerazioni generali sul bilancio, una
notazione particolare dev’essere dedicata all’incidenza degli
strumenti finanziari derivati sui conti e, in particolare, sul debito
pubb
lico.
In occasione dell’apertura dell’attuale anno giudiziario,
osservammo come il ricorso a questi strumenti finanziari

nell’ambito della finanza locale, mettesse in serio pericolo la
stabilità dei bilanci degli enti. Anche la finanza derivata di
compet
enza statale merita un’attenta considerazione, presentando
analoghe problematiche.
Il tema è di estremo interesse per la finanza pubblica proprio
per le conseguenze, su di essa, della gestione di questi strumenti,
peraltro notevolmente aleatori, come ha r
ecentemente osservato
4
anche la Corte costituzionale (sent. 70 del 2012), e come è stato
dimostrato dal caso della chiusura anticipata del contratto stipulato
dal Tesoro con la Morgan Stanley che ha comportato l’esborso di 2,6
miliardi di euro;
lo stesso
caso della Morgan Stanley dimostra che è
indispensabile assicurare la massima trasparenza sul portafogli
complessivo in strumenti derivati, sulla struttura dei contratti e le
controparti, sui valori di mercato;
poiché, fra l’altro, non c’è una normativa specifica sugli
obblighi di informativa e trasparenza, tutto ciò comporta la necessità,
per mettere al riparo i conti da inaspettate perdite e per evitare
dannose manovre speculative, che la materia sia valutata n
elle sedi
politiche competenti.
Sul versante dell’economia il leggero ottimismo indotto
dalla situazione finanziaria
si
ridimensiona: infatti, la crisi
economica, e la conseguente prolungata flessione del reddito,
hanno rallentato la domanda interna (
-
4,8%
), il tasso di
disoccupazione è cresciuto al 10,7% in media annua, i prezzi al
consumo, a fronte di un livello delle retribuzioni pressoché
invariato, sono saliti del 3,3%, la propensione al risparmio è
scesa all’8,2%, la pressione fiscale si è attestata
al 44% del
prodotto (e, come ha rilevato il presidente della Corte in una
recente audizione alla Camera
dei Deputati
, quella effettiva è
oggi molto maggiore).
La spesa primaria corrente si è ridotta, rispetto al 2011
(
-
0,5%
) a causa della contrazione de
i redditi da lavoro e dei
5
consumi intermedi. Le spese in conto capitale si sono ridotte
anch’esse dello 0,6% rispetto all’anno precedente a causa della
netta diminuzione degli investimenti (
-
6,3% rispetto al 2011). La
spesa per interessi è aumentata rispet
to al 2011 di poco più di 8,3
miliardi di euro; la sua incidenza rispetto al PIL è passata dal 5,0
al 5,5%. La spesa complessiva al netto degli interessi si è ridotta
rispetto al 2011 dello 0,5%; tuttavia, a causa della contemporanea
contrazione del prodot
to, l’incidenza della spesa totale sul PIL
non si è ridotta ma è addirittura aumentata (
+0,8%
).

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