Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MESSINA: OPERAZIONE REFRIGER, 4 IN CARCERE PER TRAFFICO DI ARMI E DROGA

Destinatari del provvedimento del Tribunale di Messina sono: Francesco Turiano, Eugenio Paone, già detenuti; Pietro Coppolino e Domenico Parisi. Le indagini hanno accertato l’esistenza di un’associazione armata attiva nel rione Mangialupi di Messina e dedita al traffico di stupefacenti con a capo Francesco Turiano, alias Nino Testa

Messina, 25/06/2013 - Nel pomeriggio di ieri la Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di quattro soggetti, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di far parte di un’associazione finalizzata al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e di notevoli quantitativi di armi e munizioni.
Destinatari del provvedimento del Tribunale di Messina sono: Francesco Turiano, 29 anni, Eugenio Paone, 44 anni, già detenuti; Pietro Coppolino, 29 anni, e Domenico Parisi, 24 anni.
Il provvedimento cautelare scaturisce dalla complessa attività d’indagine, svolta dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, che ha consentito di accertare l’esistenza e l’operatività di un’associazione per delinquere, da tempo operante in questo capoluogo nel Rione Mangialupi, caratterizzata da una complessa struttura organizzativa, ben ramificata sul territorio, capace di esercitare il controllo di un’intera zona urbana, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e dotata di una notevole disponibilità di armi e di un enorme potenziale offensivo.

Lo scorso 7 febbraio, sul litorale nord della città, la Squadra Mobile sequestrò un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina, armi e munizioni. In particolare, abilmente occultate ad una profondità di circa 40 cm, in un tratto di spiaggia collocato a ridosso del muro che delimita la passeggiata del lungomare, all’interno di un bidone di plastica per alimenti e di un borsone, i poliziotti trovavano una pistola mitragliatrice, due pistole semiautomatiche, tre pistole a tamburo, circa duemila munizioni di vario calibro, nonché 15,684 Kg di sostanza stupefacente del tipo eroina e 1,112 Kg del tipo cocaina.
Tale attività faceva seguito ad ulteriori sequestri di armi a carico di ignoti effettuati nel Rione Mangialupi, il più importante dei quali è da ritenersi quello effettuato il 14 gennaio di quest’anno, allorquando la Squadra Mobile sequestrò un vero e proprio arsenale costituito da una pistola mitragliatrice, tre pistole semiautomatiche di vario calibro, due revolver, una penna pistola di fattura artigianale, un fucile automatico cal. 12, un panetto di tritolo del tipo militare del peso complessivo di gr. 492,3 ed un cilindretto della medesima sostanza del peso complessivo di gr. 44,8, un migliaio di munizioni anche da guerra, un kg. di polvere da sparo, nonché oltre due kilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Le indagini sono state condotte con attività tipiche tradizionali, quali appostamenti, pedinamenti ed osservazioni, integrate dall’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, che hanno consentito di acquisire fondamentali riscontri probatori, mediante i sequestri effettuati e le dichiarazioni di soggetti coinvolti a pieno titolo nelle attività illecite dell’associazione.
Per gli accertamenti tecnici irripetibili balistici, dattiloscopici e tossicologici delle armi e delle sostanze stupefacenti oggetto dei sequestri, la locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha conferito incarico al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania.
Nel corso dell’operazione sono state, altresì, eseguite delle perquisizioni domiciliari così come disposto dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia che ha, peraltro, emesso contestuale avviso di garanzia nei confronti di altri 4 indagati.

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