Maghi, medium, veggenti e guaritori: Rapporto 2024, in Sicilia 1.500 maghi e 100.000 clienti per una spesa di 60 milioni

Osservatorio Antiplagio, pubblicato il Report sui Maghi 2024. Venerdì 17 maggio, a 30 anni dalla sua fondazione, Osservatorio Antiplagio ha pubblicato il nuovo Rapporto 2024 "Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze". Questi i dati del Rapporto, pubblicato anche nella pagina antiplagio.org/rapporto24.htm. Segnalazioni pervenute ad Osservatorio Antiplagio in 30 anni (da maggio 1994 a maggio 2024): 28.000. Roma, 17 maggio 2024 - NUMERO DI MAGHI - VEGGENTI, MEDIUM E GUARITORI - IN ITALIA (PER REGIONE) E SPESE ANNUE PER I CONSULTI IN STUDIO: 10% del totale (il 90% dei consulti avviene online o al telefono) 1) LOMBARDIA: Numero maghi 2.500 - Clienti 180.000 - Spesa: 90 milioni 2) CAMPANIA: Numero maghi 2.200 - Clienti 150.000 - Spesa 80 milioni 3) LAZIO: Numero maghi 2.000 - Clienti 140.000 - Spesa 75 milioni 4) SICILIA: Numero maghi 1.500 - Clienti 100.000 - Spesa 60 milioni 5) PIEMONTE: Numero maghi 1.200 - Clienti 85.000 - Spesa 50 milioni 6) PUGLIA

A GIAN ANTONIO STELLA (CORSERA) IL PREMIO PIO ALFERANO

La cerimonia di premiazione sabato 3 agosto 2013 a Castellabate in provincia di Salerno. Il Premio Pio Alferano, tra gli altri, a Gian Antonio Stella (Corsera). Il prestigioso riconoscimento dedicato alla memoria del Generale che fu Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri dal 1975 al 1982.
Contestualmente sarà inaugurata la mostra «Enzo Cucchi. Un sogno lungo tre sogni» curata da Vincenzo Mazzarella e Vittorio Sgarbi

CASTELLABATE (SA) - Sabato 3 agosto 2013, alle ore 20.30, al Castello dell’Abate di Castellabate (in provincia di Salerno), si svolgerà la seconda edizione del «Premio Pio Alferano», dedicato alla memoria del Generale di Corpo d’Armata Pio Alferano, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dei Carabinieri dal 1975 al 1982, figura importante nella storia di questo reparto specializzato per essere stato il primo a comprenderne le potenzialità informative e investigative, con proiezioni anche al di fuori del territorio nazionale, volendo fortemente la banca dati delle opere d’arte da ricercare e ponendo le basi per gli importanti successi del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. A lui, infatti, si devono importanti recuperi, come quello della Muta di Raffaello, nel 1976.

Il Premio assegna ogni hanno uno speciale riconoscimento a personalità e istituzioni che si sono distinte per il loro impegno in ambito artistico-culturale o paesaggistico. Quest'anno saranno premiati: l'Accademia delle Belle Arti di Napoli, Città della Pieve, Enzo Cucchi, Ovidio Jacorossi, Libero La Torre, Giulia Maria Mozzoni Crespi, Elisabetta Sgarbi, Francesco Sisinni, Nicola Spinosa e Gian Antonio Stella. A loro sarà consegnata la scultura in bronzo Il sacrificio, realizzata appositamente dall’artista albanese Belarghes.

La cerimonia di consegna sarà presieduta dal Sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, da Virginia Ippolito Alferano, Presidente della Fondazione e da Vittorio Sgarbi, Direttore artistico della Fondazione. La Fondazione Pio Alferano è nata con l’intento di ricordare la figura del Generale dei Carabinieri Pio Alferano distintosi per l’impegno nella tutela della legalità e dell’arte. Gli obiettivi della Fondazione sono promuovere la cultura del rispetto per l’arte in tutte le sue forme, dare l’adeguato rilievo alla ricerca storica e ai ritrovamenti archeologici e salvaguardare il patrimonio artistico e paesaggistico.

Contestualmente alla consegna del Premio sarà inaugurata la mostra «Enzo Cucchi. Un sogno lungo tre sogni» a cura di Vincenzo Mazzarella e Vittorio Sgarbi, promossa dalla Fondazione Pio Alferano con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Comune di Castellabate.
In mostra sculture in bronzo, in marmo e in ceramica, litografie tridimensionali e l’unico grande dipinto a olio, Gatto scureggia: tutte opere recenti in un allestimento curato dall’artista stesso appositamente per il Castello dell’Abate.

In una breve guida per il visitatore, Vincenzo Mazzarella, che insieme a Sgarbi oltre alla mostra cura anche il catalogo, ci introduce così all’esposizione: «La mostra di Enzo Cucchi è un viaggio iniziatico. Inizia con il vascello di bronzo. Con le teste dei cristi che lambiscono le onde delle nubi, (…) e continua con la bussola creata dal gatto, l’unico personaggio vivo. (…) Il mondo nuovo si fonda sulla storia e la storia è fatta di ricordi di morti. Viva è solo la materia dell’artista e le sue visioni non sono memento mori ma sono piccole visioni e astruse immagini»

E nel suo testo Vittorio Sgarbi osserva: «Nessun dubbio che l'opera di Enzo Cucchi si distingua, tra le esperienze artistiche degli ultimi trent'anni, per una fortissima tensione intellettuale. Nessuna illustrazione. Nessun racconto. Nessuna descrizione. La pittura di Cucchi è pensiero, idea. La sua materia è materia che pensa”. Per poi concludere “E Cucchi non può indulgere a ciò che noi vorremmo o a una nostra realtà interpretata. La sua forma è come il sensore di un terremoto: registra, non interpreta e non contrasta. Può venirne anche disperazione, dolore, turbamento. E questo Cucchi esprime».

Catalogo in 500 esemplari numerati con testi di Vincenzo Mazzarella e Vittorio Sgarbi, disponibile negli spazi espositivi.

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