Danni da incendi in Sicilia: Irfis pubblica avviso da 2,9 milioni

Danni da incendi, Irfis pubblica avviso da 2,9 milioni. I n pubblicazione oggi da Irfis FinSicilia l’avviso pubblico per contributi straordinari per i danni causati dagli incendi della scorsa estate.   16/05/2024 - Si tratta di una misura da 2,9 milioni di euro destinata a quanti hanno subito danni al patrimonio immobiliare e mobiliare a seguito dell’ondata di calore e degli incendi che hanno interessato, a partire dal 23 luglio 2023, le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani e per i quali è stata emanata una apposita ordinanza del capo della protezione civile (la 1078 del 13 marzo 2024). Grazie al decreto della Regione (n. 31/2024 del 9.4.2024), è stato costituito, mediante incremento del Fondo Sicilia, un plafond destinato alla concessione dei contributi d’importo pari a 2,9 milioni di euro. Irfis – FinSicilia S.p.A. è stata incaricata di gestire le relative agevolazioni. Per accedere al contributo è necessario, tra l’altro, essere proprietari dei beni e avere denunciato pri

OPERAZIONE 'CAMPUS' A MESSINA: L’INCHIESTA SU ESAMI FACILI ALL’UNIVERSITA’ PONE UNA NUOVA PESANTE OMBRA SULL’ATENEO

Messina, 7 LUG 2013 - L’inchiesta della DIA di Catania, che ha dato vita all’emissione di ordinanze cautelari nei confronti di sei persone indagate nell'ambito di un'inchiesta che avrebbe portato a scoprire un'organizzazione che influenzava le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e agli
esami universitari nell’Ateneo Peloritano, getta, ancora una volta, una nuova pesante ombra sull’Ateneo messinese.

La CGIL e la FLC CGIL di Messina ritengono che il nuovo Rettore debba dare inizio ad un’opera di profondo cambiamento all’insegna della legalità e trasparenza e di piena e franca collaborazione con le autorità competenti per individuare tutti i responsabili. “Dove per cambiamento – evidenziano Lillo Oceano, segr. gen. Cgil Messina insieme a Franco Di Renzo e a Graziamaria Pistorino della Flc Messina- significa che l’Università deve essere liberata da privilegi, favoritismi, raccomandazioni, corruttele e deve tornare ad essere luogo dove si affermano capacità e impegno”

La Cgil e Flc puntano poi il dito sui nuovi meccanismi di selezione per accesso all’università che anche a causa delle troppe distorsioni e del persistere di pratiche illecite, hanno finito con l’agevolare i soliti noti. L’inchiesta infatti evidenzia un problema legato alle facoltà a numero chiuso, strumento a proposito del quale occorre domandarsi se sia davvero utile ai fini della programmazione degli accessi ai corsi universitari, oppure se bisogna pensare a forme nuove, che rappresentino un equilibrio tra diritto allo studio costituzionalmente garantito (e quindi possibilità per tutti di poter accedere all’istruzione universitaria) e possibilità di poter “spendere” concretamente il titolo di studio nel mondo del lavoro.

“Perché – concludono i tre dirigenti sindacali- oggi più che mai occorre garantire il diritto allo studio e la parità di chance nell’accesso all’università”


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