Danni da incendi in Sicilia: Irfis pubblica avviso da 2,9 milioni

Danni da incendi, Irfis pubblica avviso da 2,9 milioni. I n pubblicazione oggi da Irfis FinSicilia l’avviso pubblico per contributi straordinari per i danni causati dagli incendi della scorsa estate.   16/05/2024 - Si tratta di una misura da 2,9 milioni di euro destinata a quanti hanno subito danni al patrimonio immobiliare e mobiliare a seguito dell’ondata di calore e degli incendi che hanno interessato, a partire dal 23 luglio 2023, le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani e per i quali è stata emanata una apposita ordinanza del capo della protezione civile (la 1078 del 13 marzo 2024). Grazie al decreto della Regione (n. 31/2024 del 9.4.2024), è stato costituito, mediante incremento del Fondo Sicilia, un plafond destinato alla concessione dei contributi d’importo pari a 2,9 milioni di euro. Irfis – FinSicilia S.p.A. è stata incaricata di gestire le relative agevolazioni. Per accedere al contributo è necessario, tra l’altro, essere proprietari dei beni e avere denunciato pri

ENTI LOCALI: “UNA PROPOSTA SCHIZOFRENICA SGANCIATA DA LOGICHE DI RISPARMIO E DI EFFICIENZA”

Palermo, 19/08/2013 - "Una proposta schizofrenica, evidentemente sganciata da logiche di risparmio e di efficienza, che sembra rispondere in modo palese ad interessi di singoli politici, se non addirittura del solo Presidente Crocetta e del suo partito di riferimento". Il Partito dei Siciliani MPA, per bocca del Capogruppo Giovanni Di Mauro e del vice capogruppo e membro della Prima Commissione Vincenzo Figuccia,
bolla in modo inequivocabile la proposta recapitata nei giorni scorsi dal Governo Regionale sulla riorganizzazione degli Enti locali.

"Si tratta innanzitutto - afferma Di Mauro - di una proposta incomprensibile sotto il profilo geografico, con future aree metropolitane gigantesche ed altre più piccole. Ma quel che preoccupa di più sono gli aspetti legati ai servizi per i cittadini e quelli legati alla responsabilità dei futuri amministratori."

Per quanto riguarda i primi, per Di Mauro "regna la più assoluta confusione: sembra che ai futuri consorzi debbano andare competenze in materia di gestione dei servizi legati ad acqua e rifiuti, ma proprio questi due ambiti sono oggetto di nuove proposte e provvedimenti, come gli SSR e la nuova autorità unica. Sembra addirittura che la Regione voglia appropriarsi delle competenze in materia di viabilità, beni culturali e formazione.

Può spiegarci Crocetta - incalzano i due parlamentari del PdS - cosa resterà da far fare ai Consorzi? Sembra proprio che si voglia creare delle scatole vuote solo per poter distribuire qualche incarico. Il contrario di quanto annunciato e sbandierato ai quattro venti!"
"La nostra proposta è diametralmente opposta: rendere i Consorzi dei veri strumenti di servizio per i cittadini, legati al territorio e non governati in modo burocratico da un unico centro: per questo con il nostro DDL abbiamo indicato di dare ai Consorzi almeno le competenze in materia di attività produttive; commercio e artigianato; famiglia e politiche sociali; formazione professionale; lavori pubblici ed infrastrutture; beni culturali e ambiente; trasporti; turismo, sport e spettacolo.

"A conferma della nostra preoccupazione sulla reale motivazione dei provvedimenti proposti dal Governo - concludono Di Mauro e Figuccia - stanno i tempi di questa annunciata riforma, che sembrano preludere ad una nuova ondata di commissariamenti nei comuni. Un commissariamento che potrebbe protrarsi anche per anni per poter sincronizzare le tornate elettorali e l'entrata in vigore delle Aree metropolitane nel 2017. Chi e come sarà chiamato ad amministrare i Comuni che nel frattempo dovrebbero andare al voto ma che dovrebbero poi confluire nelle aree e nei consorzi?
Non vorremo che l'obiettivo di questa operazione fosse proprio questo:
creare una gigantesca macchina di sottogoverno alle dirette dipendenze politiche ed amministrative del Presidente della Regione che diverrebbe in questo modo una sorta di nuovo Vice Re."

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