Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

SGARBI AL PREFETTO DI TRAPANI: «MI AUGURO CHE NON AGISCA CON LA STESSA MIOPIA CON CUI HA OPERATO A SALEMI»

Sgarbi all’ex Commissario Falco «Mi auguro che non eserciti la funzione di Prefetto a Trapani con la stessa miopia e menzogna con cui ha operato a Salemi» La replica al neo Prefetto che ha accusato l’ex amministrazione guidata da Sgarbi di «pessima gestione amministrativa»
ROMA, 02/08/2013 – In riferimento alle dichiarazioni rilasciate da Leopoldo Falco («a causa di una pessima gestione amministrativa il Comune di Salemi era sull’orlo del dissesto»), uno dei tre commissari straordinari nominati dopo lo scioglimento per «infiltrazioni esterne» e da pochi giorni nominato Prefetto a Trapani, Vittorio Sgarbi replica:
«Mi auguro che tale Falco non eserciti le funzioni di Prefetto a Trapani con la stessa miopia e menzogna con cui ha operato a Salemi.

Incapace di comprendere, con i suoi evidenti limiti culturali, Falco ha ricondotto Salemi all’arretratezza e al sottosviluppo dei tempi inerti dei cugini Salvo, rinnegando il documentatissimo processo di avanzamento culturale che aveva portato Salemi all’attenzione del mondo. Oggi Salemi è una città deserta e abbandonata.
Di Falco Salemi si ricorderà per la chiusura del Museo del Paesaggio, l’abbandono del Museo della Mafia, ma soprattutto per il suo stipendio e i suoi rimborsi di circa 20 mila euro al mese, oltre alla nomina di numerosi consulenti pagati 4 mila euro al mese. Tutte spese iscritte, fino ad oggi, al bilancio del Comune. Forse che voleva contribuire anche Falco al presunto dissesto ?

Commenti

  1. Chi ha nominato Falco,sapendo quanto riferito da Sgarbi?

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