Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

ACCORINTI 'DERUBATO' DEL MARSUPIO O IRRICONOSCENTE COL BENEFATTORE?

Messina, 26/09/2013 - Carmine Maringola, attore napoletano, interprete del film di Emmma Dante "Via Castellana Bandiera" è l'artefice di una vicenda 'oscura', accaduta oggi a Salina. Maringola sostiene di avere ritrovato il marsupio con 1200 euro e la macchina fotografica smarrito da Renato Accorinti, sindaco di Messina, e di averlo restituito senza riceve nemmeno un "grazie" ma anzi venendo accusato di essere lui il ladro, dall'accompagnatrice di Accorinti che smentisce. I fatti si riferiscono al 23 settembre a Salina.
Ma ecco come Maringola si lamenta sulla propria pagina Facebook: "Oggi pomeriggio a Salina ho trovato un marsupio con dentro una macchina fotografica Canon ed un portafogli con 1.200 euro (10 biglietti da 100 e 10 biglietti da 20), l'ho restituito al proprietario, un uomo in pigiama, la donna che l'accompagnava anziché ringraziarmi mi ha accusato di furto, poi una volta aperto il marsupio constatando che non mancava niente è andata via con il pigiamato proprietario dei 1.200 euro. Nessuno mi ha ringraziato. La sera ho visto sul palco del Salina DocuFest l'uomo in pigiama ed ho scoperto che è il sindaco di Messina Renato Accorinti e mi sono chiesto perché non mi ha ringraziato e sopratutto perché va in giro in pigiama con 1.200 euro in contanti".

Ed ancora, il 24 settembre: "Cari amici il post che ho scritto ieri sulla strana vicenda che mi è accaduta a Salina ha sollevato un polverone. vi ho raccontato una storia che mi aveva colpito, una storiella di irriconoscenza, ebbene per tutta la giornata sono stato offeso da strani figuri messinesi. mi hanno contattato politici e giornalisti ai quali non ho neanche risposto.
io dico: non si può fare politica con questo, la politica è una cosa seria.
chiariamo una cosa: anch'io penso che ognuno può vestirsi come vuole con pantaloni che sembrano un pigiama e girare con quanti soldi gli pare.

Il mio sfogo personale, sulla mia personale pagina FB, era solo legato a come due persone hanno reagito al mio gesto di onesto cittadino, accusandomi, per un momento, di essere un ladro mentre gli restituivo soldi (1200 euro) e macchina fotografica che avevano smarrito e al fatto per pur avendoli rincontrati varie volte durante la giornata non mi hanno mai ringraziato.
la politica non c'entra niente. non so niente della situazione politica di Messina. non conosco il sindaco di Messina, non ho idea di quello che stà facendo, non è un mio nemico, non ho il tempo di occuparmene. Fine della trasmissione".

Alice Sgroi, in proposito scrive: "Diffidate dagli adepti politici. Li pagano per zerbinare, non è previsto che pensino con le loro teste".

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