Danni da incendi in Sicilia: Irfis pubblica avviso da 2,9 milioni

Danni da incendi, Irfis pubblica avviso da 2,9 milioni. I n pubblicazione oggi da Irfis FinSicilia l’avviso pubblico per contributi straordinari per i danni causati dagli incendi della scorsa estate.   16/05/2024 - Si tratta di una misura da 2,9 milioni di euro destinata a quanti hanno subito danni al patrimonio immobiliare e mobiliare a seguito dell’ondata di calore e degli incendi che hanno interessato, a partire dal 23 luglio 2023, le province di Catania, Messina, Palermo e Trapani e per i quali è stata emanata una apposita ordinanza del capo della protezione civile (la 1078 del 13 marzo 2024). Grazie al decreto della Regione (n. 31/2024 del 9.4.2024), è stato costituito, mediante incremento del Fondo Sicilia, un plafond destinato alla concessione dei contributi d’importo pari a 2,9 milioni di euro. Irfis – FinSicilia S.p.A. è stata incaricata di gestire le relative agevolazioni. Per accedere al contributo è necessario, tra l’altro, essere proprietari dei beni e avere denunciato pri

ALFANO: “ESTERREFATTI DAL PD, METTE IL PAESE IN GINOCCHIO”

La nota del vicepremier e segretario del Pdl
Roma, 10/09/2013 - “Siamo esterrefatti per il comportamento del Partito Democratico, ieri, in Giunta. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico preferiscono mettere in ginocchio il Paese, applicando retroattivamente, in fretta e furia, una norma che ormai innumerevoli giuristi, personalità neutre e di sereno giudizio, ritengono pacificamente irretroattiva. Tutto ciò è davvero incredibile oltre che insopportabile”.

Il sen. Lucio Malan, membro della Giunta delle elezioni e delle immunita' parlamentari e del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa ha affermato in una nota: “Questa sera presenterò una quarta pregiudiziale sul caso della decadenza di Silvio Berlusconi, che sarà votata insieme a quelle presentate ieri dal relatore Augello.

Nella mia pregiudiziale pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me é assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale. La decadenza é afflittiva tanto quanto il carcere. Inoltre ricordo un precedente per cui l’Italia trattando amministrativamente una pena ritenuta invece penale dalla Corte Ue, é stata condannata ad una severissima penale. L’altro punto di rilievo é che sussiste un contrasto tra l’incandidabilità per 6 anni con l’art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell’ infamia”.

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