Concorso dirigenti scolastici: scelta la data del 23 maggio per precise esigenze tecniche e organizzative

Concorso per dirigenti scolastici del 23 maggio: precisazioni del Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione Roma, 17 maggio 2024 -  Il Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione del Mim chiarisce che la scelta di fissare in tutta Italia la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici in data 23 maggio risponde a precise esigenze tecniche e organizzative legate, in particolar modo, alla disponibilità delle postazioni informatiche nelle scuole che sono sedi di svolgimento del concorso. Infatti, si sono dovute evitare le giornate del mese di maggio maggiormente impegnate dalle scuole per lo svolgimento delle prove INVALSI riferite alle classi terminali del primo e del secondo ciclo di istruzione e alle classi campione.   Detta scelta, che attiene alle autonome determinazioni della dirigenza preposta, non interferisce con la giornata di commemorazione del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta assassina

F.N.S.: “SEMPRE ED OVUNQUE SI’ ALLA PACE”

No alla guerra! La pace, pero’, deve andare di pari passo con la giustizia, con la sicurezza e con il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo
Palermo, 09/09/2013 - Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu ritengono che il recente appello alla Pace del Papa – al di là degli alti e degli altri significati, come quelli morali e religiosi, - debba riaprire il dibattito sull’insostituibile ruolo
dell’ONU e sull’importanza di un “ALT” ai conflitti armati, ai bombardamenti ed all’uso degli esplosivi nucleari e/o chimici, che ormai sono in possesso persino degli Stati-canaglia. Nonchè degli Stati che canaglie vogliono diventare. E che puntano, direttamente o indirettamente, alla distruzione totale di città, di strutture civili, di eco-sistemi, di industrie, di fonti di vita, di beni oggi fruiti da centinaia di milioni di persone, esse stesse a rischio.

Insomma: il GENOCIDIO non è più un TABU’.
Non facciamo finta di non vedere. Il pericolo CATASTROFE è dietro l’angolo.
Il fanatismo, il delirio di onnipotenza, gli interessi finanziari ed economici di vastissime proporzioni e via dicendo escludono, infatti, ogni senso di responsabilità ed ogni barlume di umanità o di rispetto per la vita, per i diritti fondamentali dei Popoli e per le persone.


Ciò, anche a prescindere dalla pur importante “QUESTIONE SIRIANA”, che è una “spia” ma che, a sua volta, è anche una componente essenziale di questo DISASTRO annunziato, che nessuno può ignorare.

Insomma: se, com’è stato autorevolmente scritto in questi giorni, “LA GUERRA HA LA VISTA CORTA”, è pure vero che le STRATEGIE fin qui adottate per la PACE non sono esenti dal pericolo di CECITA’ pressocchè assoluta. Diversamente non saremmo al punto di rottura in cui siamo.

Nonostante le difficoltà ed i limiti, tuttavia, l’FNS ritiene che le RAGIONI DELLA PACE debbano e possano prevalere su quelle della GUERRA.
In questo contesto, gli Indipendentisti FNS ribadiscono che la Sicilia, - pur non godendo, nell’attuale momento storico, di una propria specifica sovranità statale (e forse proprio per tale motivo), - possa e debba svolgere un originalissimo, lungimirante, attivo, RUOLO per la Pace.
In primis, ma non solo, come “punto” geografico naturale di incontro per tutti i Popoli Mediterranei ed anche per i tre Continenti che gravitano sul bacino del Mediterraneo.
Si aggiungano alle “credenziali” di cui sopra, gli scambi e le tradizioni, la storia, la cultura, le vocazioni, la generosità, nonché la stessa IDENTITA’ “nazionale” (pluralistica, multi-culturale e “dinamica”) del Popolo Siciliano.
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In termini più concreti: non si può trascurare il fatto che, - gira e rigira, - l’epicentro dei conflitti in corso (con il pericolo scontato di “allargamento” ad ulteriori e più consistenti interventi delle Super Potenze che oggi mordono il freno), rimane purtroppo il bacino del Mediterraneo.
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Non sarebbe fuori luogo, a questo punto, una presa di posizione, a favore della “giusta PACE”, da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana che è, COMUNQUE, l’Organo istituzionale maggiormente rappresentativo del Popolo Siciliano. Una presa di posizione, però, che non si limiti al solito “BLA BLA” o al solito “voto” che siamo abituati a vedere e ad ascoltare in tutte le occasioni, ma che sia di alto livello politico e culturale ed adeguato alla gravità del pericolo che oggi l’intera Umanità corre.

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