Un successo il kiss-in contro l’omofobia in Russia che si è svolto ieri a Palermo, davanti al consolato generale della Federazione Russa
Palermo, 09/09/2013 - Quasi un centinaio i partecipanti alla protesta colorata e vivace che ha animato Mondello. Dopo gli interventi “a megafono aperto”, che hanno evidenziato come l’ondata di violenze contro le persone LGBT (Lesbiche, gay, Bisessuali, Trans) e la legge omofoba russa rischino di propagarsi ad altri Paesi europei (come l’Ucraina e la Moldavia) e suscitino simpatie tra i fanatici italiani.
Gli organizzatori hanno anche ricordato che l’Italia dei diritti civili occupa uno degli ultimi posti in Europa, non lontano dalla Russia, in tutti i rapporti delle associazioni e delle agenzie internazionali. La legge contro l’omofobia in discussione in Parlamento, che pur essendo vuota di contenuti ha suscitato preoccupanti proteste da parte di numerosi omofobi italiani (tra cui diversi parlamentari e politici). Nella palude del parlamento siciliano giacciono sepolti ben due disegni di legge contro l’omofobia, la cui discussione non è stata programmata. In altre parole, “la Russia non è lontana”, e la questione dei diritti viene marginalizzata da una politica miope e priva di etica.
Lo stesso Comune di Palermo, che con l’amministrazione Orlando si è mostrato eccezionalmente vicino alla promozione dei diritti civili e delle persone LGBT in particolare (con l’istituzione del registro delle unioni civili e con l’appoggio dato al Pride nazionale), è gemellato con Jaroslavl’ e Samara, due città russe.
il prossimo passo della protesta contro l’omofobia in Russia è proprio
questo: chiedere formalmente al Comune di prendere posizione, annullando i gemellaggi con queste due città, in segno di protesta contro la legge (che viola il trattato CEDU ed è stata censurata dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani). In Italia due grandi città hanno già compiuto questo passo: Venezia e Milano. In forse anche il gemellaggio di Torino.
Siamo sicuri che il Comune di Palermo vorrà provvedere allo scioglimento del gemellaggio, in coerenza con gli ideali fino ad ora espressi.
Il kiss-in di Palermo ha fatto parte della protesta internazionale “To Russia with love” che ha coinvolto oltre 100 città in tutto il mondo, da Rio de Janeiro, a Parigi, da Londra a Tel Aviv, da Manila a Buenos Aires fino a Wellington, in Nuova Zelanda: una protesta globale con il duplice scopo di sensibilizzare le persone e le amministrazioni locali e nazionali, e di portare un messaggio di speranza e solidarietà alle persone LGBT perseguitate in Russia: non siete soli.
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