Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

VINCIULLO E GRASSO: “TROVARE SOLUZIONI PER EVITARE LA BANCAROTTA DEI COMUNI”

Palermo, 26 settembre 2013 - Vincenzo Vinciullo e Bernadette Grasso, di concerto, per una soluzione equa, atta a salvare le economie dei Comuni siciliani: “Innanzitutto, incrementiamo di 25 milioni il fondo già stanziato, a oggi pari a 280milioni che…non sono comunque sufficienti – dicono il vicepresidente vicario della commissione Bilancio e il deputato di Grande Sud – Per una maggiormente equilibrata distribuzione delle risorse – continuano a spiegare Grasso e Vinciullo – di questi 305 milioni, almeno 100 dovranno essere destinati ai piccoli Comuni (fino a 5000 abitanti) i quali ne hanno bisogno già per le spese correnti.”.


“Inoltre – proseguono – dovremo reperire altre somme e la soluzione ideale a questo fine sarebbe il recupero dei 110milioni di trasferimento che lo Stato ha tagliato con gli ultimi suoi provvedimenti in materia. Per questo – concludono Vinciullo e Grasso – caldeggiamo l'istituzione urgente di un tavolo programmatico per ottenere da Roma la compensazione per queste entrate ridotte, perché i Municipi né possono andare in fallimento né possono tagliare servizi essenziali alle comunità da essi amministrate".


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