Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

FORMAZIONE PROFESSIONALE, SNALS CONFSAL: "PAGARE LE RETRIBUZIONI AI LAVORATORI RISPETTANDO GLI ACCORDI

Palermo, 29/10/2013 - La situazione della formazione professionale in Sicilia diventa giorno dopo giorno sempre più difficile, oltre alla precarietà del posto di lavoro, i lavoratori vedono sempre più lontana la possibilità di ricevere i propri stipendi dei mesi già lavorati. A tal proposito il coordinamento regionale dello SNALS CONFSAL, nella persona di Giuseppe Milazzo, chiede al governo regionale di attivarsi, così come sancito nell'accordo siglato il 3 giugno 2013, per lo sblocco degli stipendi arretrati spettanti ai lavoratori della formazione professionale.

Giuseppe Milazzo, infatti, fa notare che sono abbondantemente trascorsi più di 150 giorni dalla firma dell'accordo e che non si vede alcun cambiamento nello status dei lavoratori creditori nei confronti degli enti gestori e della Regione. Il mancato pagamento degli stipendi è una grave inosservanza del contratto collettivo di lavoro e delle leggi, sia da parte degli enti della formazione professionale, sia da parte della Regione che è anche e soprattutto, organo di controllo.


Lo SNALS CONFSAL ribadisce all'amministrazione attiva di provvedere immediatamente all'erogazione diretta in base alla legge sulle stazioni appaltanti, così come previsto nell'accordo, e alla legge regionale 25/93, inerente la tutela lavorativa.
Lo SNALS CONFSAL auspica che il governo regionale e gli assessori di competenza traducano in maniera concreta l’attenzione verso le esigenze dei lavoratori, i quali continuano a mantenere lo stato di agitazione.



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