Ponte sullo Stretto: "Opera faraonica dal sapore coloniale"

Ponte sullo Stretto, Leoluca Orlando, candidato alle Europee per Alleanza Verdi Sinistra, a 24 Mattino su Radio 24: Opera faraonica dal sapore coloniale  14/05/2024 - “14 miliardi per realizzare un'opera che tecnicamente non è realizzabile, che massacra l'ambiente non soltanto quello geografico ma anche quello umano con intere deportazione di migliaia di famiglie. Un’opera che insiste per una parte, quella calabrese, sulla falda sismica essendo la zona di Messina esposta ai terremoti. 14 miliardi per un'opera faraonica che sembra un'opera coloniale. Alla Calabria e alla Sicilia si dà una grandissima opera che non si riuscirà mai a realizzare e che impegna 14 miliardi dei quali se ne spenderanno due o tre miliardi soltanto per pagare qualche progettista scelto probabilmente da qualche politico compiacente. Immaginiamo 14 miliardi collocati nel clima del porto di Genova!  È ammissibile che si attrae l'attenzione su quest'opera faraonica dal sapore coloniale e poi

MESSINA: LA TARGA DELL'ASAS PER GIUSEPPE SCIVA, EROE ANTIBORBONICO

Messina, 11/10/2013 - Si è tenuta la mattina del 10 ottobre in via Sciva a Montepiselli, nel cortiletto d’ingresso di Casa Serena, l’annunciata inaugurazione della targa d’identificazione stradale con il nome di Giuseppe Sciva, donata dall’Associazione A.S.A.S. al Comune di Messina. Associazione che insieme ad altre associazioni messinesi, chiude un ciclo di tre manifestazioni dedicate alla rievocazione dei fatti del 1 settembre 1847 e successive.
La targa in marmo, ricorda quindi il patriota messinese Giuseppe Sciva condannato a morte per aver animato la rivolta antiborbonca del 1 settembre 1847 che fu il primo episodio della rivoluzione siciliana del 1847/48 e virtualmente del Risorgimento italiano. Giuseppe Sciva fu processato e condannato a morte,la sentenza fu eseguita all’alba del 2 ottobre 1847, nella Piazza d’Armi della Real Cittadella.
Il giovane Sciva, aveva solo 27 anni, subì anche la tortura per estorcergli le informazioni sui suoi compagni di fede, sfuggiti all’arresto, e divenuti latitanti, tortura che sopportò con estrema dignità senza fare nomi e senza tradire alcuno. Erano presenti alla manifestazione, oltre ad alcuni discendenti dello stesso Giuseppe Sciva, di cui uno venuto da San Donà di Piave (Venezia Giulia) ,L’Assessore Nino Mantineo in rappresentanza del Sindaco, il presidente della IV Circoscrizione amministrativa Francesco Palano Quero con alcuni consiglieri, un gruppo di Vigili Urbani in alta Uniforme, scortava il Gonfalone della Città e quello della IV Circoscrizione,era presente Il Consiglio Direttivo dell’A.S.A.S. con la Presidente Flavia Vizzari ed il vice presidente Pier Paolo La Spina, cittadini di Montepiselli e una scolaresca della scuola elementare di Montepiselli composta da due classi con le loro insegnanti. Il ricordo storico della vicenda di Giuseppe Sciva è stato trattato dal prof. Giuseppe Restifo docente di Storia Moderna all’Università di Messina, il poeta Antonio Cattino ha detto una sua Poesia dedicata a Giuseppe Sciva in dialetto messinese.

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