Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

MESSINA, MONITORAGGIO E CONTROLLI A SALVAGUARDIA DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI E LA PESCA


Messina, 17.10.2013 - Monitoraggio condiviso dei fattori di rischio e criticità e razionalizzazione dei controlli sono gli obiettivi del tavolo di coordinamento delle attività di vigilanza nel comparto agroalimentare e della pesca in provincia di Messina. Questo l'esito della riunione della scorsa settimana nella prefettura di Messina, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Forze di Polizia e delle istituzioni ed enti competenti a vario titolo.

A salvaguardia delle produzioni agroalimentari e la pesca, che costituiscono settori di primaria rilevanza per l’economia nazionale, è stato concordato un sistematico raccordo operativo con le parti interessate per conseguire appunto le due finalità fondamentali: il puntuale monitoraggio dei fattori di rischio e criticità, elevando i livelli di tutela dei consumatori e protezione delle eccellenze alimentari; il rafforzamento della collaborazione tra i numerosi soggetti preposti alle azioni ispettive, per razionalizzare i controlli e superare la sovrapposizione degli interventi e la dispersione delle risorse.


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