Liste d'attesa: accordo tra Regione Siciliana e privati per ridurre l'attesa

Definito l'accordo tra Regione Siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul 2024, e contribuire a potenziare l'offerta delle prestazioni ambulatoriali per ridurre le liste d'attesa. L'intesa è stata sottoscritta nel corso di un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica con i dirigenti dell'assessorato della Salute e le organizzazioni sindacali rappresentative del settore.   9 mag 2024 - L’accordo prevede una somma complessiva di 310 milioni di euro, da distribuire alle varie branche (dai laboratori di analisi alla fisiokinesiterapia, dalla cardiologia alla radiodiagnostica ed alle altre branche) e per provincia, con un aumento di ben 12 milioni di euro rispetto allo scorso anno. In aggiunta sono stati definiti i fabbisogni specifici di radioterapia (35 milioni) e nefrologia (102 milioni).  Alle singole strutture è destinato un budget per il 2024 pari al 90 per cento della produzione media 2022

"OPERAZIONE GOTHA 3", L’AVV. CATTAFI, FIGLIO DELL’IMPUTATO, RAPPRESENTA PER DELEGA IL DIFENSORE DI PARTE CIVILE. SONIA ALFANO: “OLTRAGGIO A PIO LA TORRE”


PALERMO, 18 OTT - Quanto accaduto ieri a Messina durante l’udienza del processo al boss mafioso Rosario Pio Cattafi ha dell’incredibile. L’avvocato Alessandro Cattafi, figlio dell’imputato, si è presentato in aula come sostituto dell’avvocato Ettore Barcellona, difensore del Centro Pio La Torre, parte civile. “Una delegata dell’avvocato Barcellona ha consegnato la delega in bianco all’avvocato Alessandro Cattafi, figlio del boss imputato” spiega Sonia Alfano, Presidente della Commissione Antimafia Europea e parte civile in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia. “Si è trattato di un gravissimo oltraggio alla memoria di Pio La Torre e di un fatto davvero sconcertante:
il figlio del boss recluso al 41bis ha potuto rappresentare per delega il difensore del Centro Pio La Torre, parte civile contro il padre. A Messina può succedere anche questo. Tutto ciò - sottolinea Alfano - avveniva mentre il vertice della mafia barcellonese, Rosario Pio Cattafi, calunniava me, mio padre, il mio legale e altri”. Il Giudice ha rilevato l’incompatibilità dell’avvocato Cattafi, già difensore di un altro imputato nello stesso processo.


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