Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

MESSINAMBIENTE, ARRIVA LO STIPENDIO DI SETTEMBRE: “UNA PEZZA SU UN VESTITO ORMAI TROPPO LOGORO”

Dopo la rassicurazione dell’assessore Ialacqua sospeso lo sciopero di venerdi’. Ma la Fit Cisl: “Una pezza su un vestito ormai troppo logoro. Occorre pensare a un’azienda snella e moderna”
Messina, 16 ottobre ’13 – “E’ stato risolto il nodo dello stipendio, ma non i mali dell’azienda”. Enzo Testa, segretario provinciale della Fit Cisl di Messina, commenta così la decisione di sospendere lo sciopero proclamato per 18
ottobre a Messinambiente dopo le rassicurazioni dell’assessore Ialacqua che la prossima settimana saranno pagati gli stipendi del mese di settembre.

“Evitiamo l'ennesima emergenza rifiuti – sottolinea Testa – ma non risolviamo certamente i problemi dell'Azienda. Insomma si mette, ancora una volta, una pezza su un vestito ormai troppo logoro. Siamo stanchi di una città sporca a fronte di un servizio molto costoso: il trasporto e conferimento in discarica ci costa, da solo, oltre 12 milioni all' anno. Insostenibile”.

“Pensiamo – conclude Testa - sia giunto il momento di pensare a un'azienda snella e moderna, protesa alla razionalizzazione dei costi e all’eliminazione degli sprechi, puntando a un sostanziale incremento di raccolta differenziata per abbattere i costi di gestione, dare certezze ai lavoratori e rendere le bollette meno salate per i contribuenti”.

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