Ponte sullo Stretto: "Opera faraonica dal sapore coloniale"

Ponte sullo Stretto, Leoluca Orlando, candidato alle Europee per Alleanza Verdi Sinistra, a 24 Mattino su Radio 24: Opera faraonica dal sapore coloniale  14/05/2024 - “14 miliardi per realizzare un'opera che tecnicamente non è realizzabile, che massacra l'ambiente non soltanto quello geografico ma anche quello umano con intere deportazione di migliaia di famiglie. Un’opera che insiste per una parte, quella calabrese, sulla falda sismica essendo la zona di Messina esposta ai terremoti. 14 miliardi per un'opera faraonica che sembra un'opera coloniale. Alla Calabria e alla Sicilia si dà una grandissima opera che non si riuscirà mai a realizzare e che impegna 14 miliardi dei quali se ne spenderanno due o tre miliardi soltanto per pagare qualche progettista scelto probabilmente da qualche politico compiacente. Immaginiamo 14 miliardi collocati nel clima del porto di Genova!  È ammissibile che si attrae l'attenzione su quest'opera faraonica dal sapore coloniale e poi

MILAZZO: RIVIERA DI PONENTE, LA REGIONE FINANZIA IL PROGETTO DI 3 MILIONI DI EURO

Milazzo, 12/10/2013 - “Portiamo a casa un altro risultato importante, ma visto il travaglio che ha caratterizzato questo appalto, oggi sono davvero soddisfatto nell’annunciare che i lavori di Ponente potranno riprendere perché la Regione ha finalmente finanziato il progetto stralcio esecutivo di 3 milioni di euro per alcuni interventi che cancellino il degrado del litorale”.
Il sindaco Carmelo Pino ha reso noto che il via libera da Palermo alla disponibilità delle somme consentirà all’Urega di poter bandire la gara d’appalto. Con le risorse disponibili si andrà a privilegiare interventi per lotti funzionali, a partire dal Tono che è la zona che indubbiamente necessita di maggiore attenzione. Nello specifico si andrà a sistemare tutto quel tratto sino alla Ngonia, che sarà riportato su un unico piano, saranno realizzate le discese a mare, sistemati i parcheggi e poi si interverrà anche nella zona di San Giovanni. “Faremo tutto ciò che sarà possibile – aggiunge il sindaco – anche se non voglio fissare scadenze. Di certo il decreto completa una istruttoria di due anni nel corso dei quali si è rischiato di perdere anche questa tranche di finanziamento”.

In realtà questa vicenda del lungomare di Ponente ha assunto tutti gli aspetti della telenovela ma non dal lieto fine, visto che all’inizio di quest’anno il Cipe, pur in presenza di un progetto esecutivo da 6 milioni e 450 mila euro approvato in conferenza di servizi, ha sottratto al Comune tre milioni di euro di ribasso d’asta, da tempo promessi dal ministero dello Sviluppo economico.
Al fine di non compromettere la possibilità di utilizzo delle restanti somme, l'Amministrazione ha incaricato il gruppo di progettazione di tecnici comunali a rielaborare il progetto esecutivo limitatamente alle somme disponibili di € 3.164.702 e solo a distanza di mesi – e di continui incontri – è arrivato l’atteso via libera. L’auspicio è che i tempi dell’Urega adesso siano davvero europei per l’avvio dei lavori che si auspica non interferiscano con la fruibilità del litorale specie nella prossima stagione estiva.


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