Ministro Lollobrigida: Corretta la gaffe "Per fortuna la siccità al Sud, e in particolare la Sicilia"

Gaffe di Lollobrigida al Question time: "Per fortuna la siccità al Sud  e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  ". Corretto lo stenografico del Senato, ma poi  ripristinata la frase esatta riportata dal video 11/05/2024 -  Il ministro  dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Lollobrigida,  rispondendo all'interrogazione del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio,  durante il question time,  su crisi climatica e produzione vitivinicola del Piemonte, aveva detto: "Per fortuna quest'anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  In presenza di una "gaffe evidente" il resocontista è corso ai ripari,  e nel resoconto stenografico, quel "per fortuna" diventa però "purtroppo". Stante la frase del ministro Lollobrig

SANITA' MESSINA E PROVINCIA: NESSUNA RSA PUBBLICA E OCCUPAZIONE PER POCHI INTIMI

Qual è lo stato di salute della Sanità messinese? Il Focus sulla Sanità messinese tracciato dalla Cisl Funzione Pubblica: disegnato un quadro di sofferenza del settore in tutto il territorio provinciale dovuto al Piano di rientro e i vari decreti assessoriali attuativi che hanno modificato, in maniera sostanziale, l’assetto della sanità provinciale. A illustrare i dati, nel corso dell’assemblea dei quadri del comparto Sanità della Cisl Fp, sono stati il segretario provinciale responsabile del comparto Sanità Renato Cristaldi e il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele, alla presenza dei componenti della segreteria regionale Francesco Badagliacca e Francesca Pomara e del segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese

 
Messina, 18/10/2013 - Va denunciata senza reticenze la crisi del sistema sanitario nel nostro territorio; laddove le liste d’attesa continuano a non essere smaltite; le aree di emergenza dei pronto soccorso continuano a essere congestionate, le risorse per tecnologie, formazione e riqualificazione professionale, sono sempre più scarse. Va denunciato il fatto che la medicina del territorio sia rimasta una chimera, mentre assistiamo al progressivo smantellamento del sistema pubblico.
Va denunciata l’abulia istituzionale, che non vuole, o non è in grado di risolvere l'annoso problema della medicina difensiva, principale causa di interventi inappropriati che incidono significativamente sul già disastrato bilancio della sanità nazionale e regionale. In Italia vari studi condotti dagli ordini dei medici hanno evidenziato come la medicina difensiva pesi sulla spesa sanitaria per una percentuale che supera il 10% (il che, tradotto in cifre, significa centinaia di milioni).
“La medicina difensiva si verifica quando i medici ordinano test, procedure e visite, oppure evitano pazienti o procedure ad alto rischio, principalmente (ma non necessariamente) per ridurre la loro esposizione ad un giudizio di responsabilità per comportamenti scorretti”.

Posti letto

Oggi i posti letto nel territorio di Messina nel pubblico sono 2213 e nel privato 772 per un totale di 2985. Tale numero complessivo 2985 posti letto, rispetto alla popolazione provinciale di 650000 abitanti circa, corrisponderebbe alla percentuale del 4,5 posti letto per mille abitanti con una percentuale di circa 8 per mille posti letto in città e del 1,8 in provincia e con un tasso di ospedalizzazione che supera il valore di 180 per mille.

Tali dati confermano come il cittadino, pur registrando lievi inversioni, ancora si rivolge prevalentemente al Pronto soccorso in quanto sul territorio ritiene e purtroppo è così, salvo qualche rara eccezione che non vi siano altre strutture in grado di dare risposte immediate ed efficaci. Stendiamo un velo pietoso sulle Residenze Sanitarie Assistite, quali strutture residenziali extra ospedaliera finalizzate a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, privi di supporto familiare che consenta di erogare a domicilio gli interventi sanitari continui e l’assistenza necessaria.

Nessuna Residenza Sanitaria Assistita Pubblica su tutto il territorio provinciale, ma paradossalmente ne registriamo 7 private: 4 a Messina con 120 posti letto oltre 40 per malati di halzeimer, 1 a Milazzo con 20 posti letto, 1 a Patti fisioterapica con scarsa assistenza, 1 a S. Marco d’Alunzio la nuova nascitura.
Accordi politici, convenzioni con strutture private con adeguamento mirato, occupazione per i pochi intimi, tutti interrogativi che ci poniamo. Non si può dire che l’attivazione delle RSA pubbliche è da ricercarsi nel mancata disponibilità di strutture, proprio perché ne esistono di strutture inutilizzate ma ristrutturate per tale scopo, a S.Angelo di Brolo come a Patti.

Vale lo stesso discorso per le Comunità Terapeutiche Assistite, ove ne risultano 3 pubbliche di cui una a Messina non attiva per ristrutturazione, una a Milazzo senza Posti Letto e l’altra a Barcellona con 20 Posti letto
Pullulano quelle private, in convenzione io in gestione mista con Cooperative. Di queste ne contiamo circa 5: Saponara, Barcellona, Patti, S.Agata di Militello. Sulle Comunità Terapeutiche oggi è necessario porre l’attenzione proprio perché, per disposizioni assessoriali, oltre i 36 mesi i pazienti non possono essere mantenute nel presidi ospedalieri.
Non possiamo pesare che RSA o CTA pubbliche non possono attivarsi per mancanza di personale o di immobili idonei allo scopo.

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