Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

SCIOLTO PER INFILTRAZIONE MAFIOSA IL CONSIGLIO COMUNALE DI SEDRIANO, PRIMO CASO IN LOMBARDIA

PRIMO CASO IN LOMBARDIA. GENTILI: “LO SCIOGLIMENTO NON CI STUPISCE”. FERRUCCI: “LA POLITICA DEVE ARRIVARE PRIMA DELLA MAGISTRATURA”
Firenze, 16 ottobre 2013Il Consiglio dei Ministri svoltosi ieri, martedì 15 ottobre, ha deciso lo scioglimento del consiglio comunale di Sedriano, su proposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per infiltrazioni mafiose. La richiesta era stata avanzata l’estate scorsa dopo l’indagine della commissione d’accesso prefettizia che aveva riscontrato forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata.


Quello di Sedriano, città di circa 11.000 abitanti, in provincia di Milano, è il primo caso in Lombardia di un comune sciolto per mafia.

“Non siamo rimasti stupiti della decisione presa dal Consiglio dei Ministri di sciogliere il consiglio comunale di Sedriano – ha dichiarato David Gentili, consigliere comunale a Milano, Presidente della Commissione comunale antimafia e coordinatore regionale per Milano di Avviso Pubblico –. Sempre più frequentemente in Lombardia giungono le prove, non solo delle pressioni mafiose alle amministrazioni comunali, a volte purtroppo assecondate, ma anche di tanti candidati ed eletti diretta espressione delle cosche. L’attenzione e il rigore che chiediamo, soprattutto ai partiti e alle amministrazioni, deve essere sempre maggiore”.

“Avviso Pubblico insegna che la politica deve sempre arrivare prima delle indagini della magistratura e delle forze dell’ordine – ha affermato Maria Ferrucci, Sindaca di Corsico e coordinatrice provinciale per Milano di Avviso Pubblico - Essere arrivati allo scioglimento del Comune di Sedriano significa invece che l’amministrazione non si è voluta prendere le sue responsabilità, così come invece aveva fatto nel 2010 il Comune di Desio. Episodi di questo genere dimostrano infine come, nonostante le numerose inchieste giudiziarie degli ultimi anni, le regioni del nord Italia continuano a tenere gli occhi chiusi e a far finta di non vedere la presenza delle organizzazioni mafiose nei loro territori”.

Il commissariamento immediato, proposto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha coinvolto nelle stesse ore anche un’altra cittadina italiana, quella di Cirò, in provincia di Crotone.

Quello di Sedriano è il quinto caso, negli ultimi due anni, di comune sciolto per infiltrazione mafiosa nel nord Italia. Precedentemente erano stati sciolti i comuni di Bordighera e Ventimiglia (Liguria) e quelli di Rivarolo Canavese e Leinì (Piemonte).

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