Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

TESEOS, A MESSINA NIENTE ACCORDO: "UNA BEFFA. NEL GIORNO DELLA VISITA DEL PRESIDENTE ROSARIO CROCETTA"

Licenziati 26 lavoratori della Teseos senza accordo con il sindacato. “Si rischiano numerose vertenze legali, individuali e collettive”. Magistri si impegna a convocare il sindacato
Messina, 16 ottobre ’13 – Sembra quasi una beffa. Nel giorno della visita a Messina del Presidente della Regione Rosario Crocetta e delle sue rassicurazioni per tutte le vertenze cittadini, la Teseos, senza aver definito criteri certi e in assenza di accordo con le Organizzazioni Sindacali, procede al licenziamento di 26 lavoratori.
“Irresponsabilmente – commenta Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fp – perché eravamo in attesa di incontrare l’assessore Borsellino che, da parte sua, come Crocetta, dispensa speranze e soluzioni”.

Dalla Cooperativa non è arrivata nessuna proposta alternativa. “Vi è – continua Emanuele - solo l’incaponimento a dare corso a licenziamenti che sono assai discutibili proprio perché, oltre ad un difetto di procedura, non si tiene conto delle professionalità, dell’anzianità di servizio e della tipologia di servizio svolto dai lavoratori”.

Nell’emergenza dei licenziamenti è arrivato l’impegno del dott. Manlio Magistri, nella doppia veste di Commissario dell’ASP e di socio maggioritario della Società di Riabilitazione, che convocherà in forma urgente una riunione con il sindacato e le parti in causa per far cessare i licenziamenti e ipotizzare soluzioni immediate di salvaguardia. La Società di Riabilitazione, tra l’altro, è in fase di scioglimento anche se la Cisl Fp ritiene che “trattandosi di società che eroga servizi in favore dei cittadini, non c’è un vero obbligo per procedere allo scioglimento. Inoltre, nello stesso bando di cessione delle quote societarie non c’è traccia di garanzie occupazionali e procedure di passaggio di lavoratori al nuovo ipotetico soggetto che dovrebbe venir fuori da gennaio 2014”.

“Insomma – sottolinea il segretario della Cisl Fp - una matassa ingarbugliata che rischia di produrre numerose vertenze individuali e collettive a tutela di diritti acquisiti considerato che i licenziamenti sono stati effettuati in difformità alle procedure, con mancate retribuzioni e mancato riconoscimento degli ammortizzatori sociali a taluni lavoratori per il periodo gennaio – marzo. Come sindacato – conclude Emanuele - non abbasseremo la guardia perché non vogliamo contribuire assolutamente a un’altra dismissione per giochi a noi sconosciuti”.


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