DOMENICA SPORTIVA: SERIE A, GP DI BRASILE, BONINSEGNA E RONALDO SU TV E RADIO RAI

24/11/2013 - Serata di grande sport domenica 24 novembre dalle 22.35 su Rai2 con una nuova puntata de "La Domenica Sportiva", il programma RaiSport condotto da Paola Ferrari con la cura di Maurizio Losa. Riflettori puntati sulla 13a giornata di Serie A e in particolar modo sul posticipo della sera tra Bologna e Inter, con collegamenti dallo stadio "Dall'Ara" per ascoltare la voce dei protagonisti. Di questo e altro ancora si parlerà con la presenza in studio dell'ex giocatore di Milan e Juventus Gianluca Zambrotta, Emiliano Mondonico, Marco Civoli, Fulvio Collovati, Adriano Bacconi, Alberto Costa e Gene Gnocchi.

Oggi, domenica 24 novembre, si corre il Gran Premio del Brasile, ultima tappa del mondiale 2013 di Formula1. A San Paolo, sulla pista di Interlagos, uno fra i più impegnativi dell’intero campionato, dopo le prove di venerdì e sabato, va in onda su Rai1, a cura di Raisport, la diretta della gara. Alle 16.15, “Pole Position” con Franco Bortuzzo accompagnerà i telespettatori verso la telecronaca, a cura di Gianfranco Mazzoni con il supporto tecnico di Ivan Capelli e Giancarlo Bruno. Non mancheranno gli interventi e le interviste dai box di Ettore Giovannelli e Stella Bruno.

RAI3:SFIDE RACCONTA ROBERTO BONINSEGNA

“Lo chiamavano Bonimba” è il titolo della puntata di Sfide, il programma condotto da Alex Zanardi, in onda lunedì 25 novembre alle 22.50 su Rai3. La storia di Roberto Boninsegna, che in questi giorni compie i suoi 70 anni, parte dalla fine, da quell’ultimo miglio da colmare, che comprende memoria degli affetti e riconoscimento di una consapevolezza civile che non è mai venuta meno anche da giocatore. E’ un percorso umano che parte da una fabbrica di Mantova, la fabbrica di suo padre operaio morto troppo presto per via della scarsa sicurezza ambientale.

RADIO2: ANCELOTTI A CHIAMBRETTI, "A CRISTIANO RONALDO PALLONE D'ORO"

“Se è vero che il pallone d’oro è un premio individuale non c’è ombra di dubbio che Cristiano Ronaldo lo meriti più di chiunque altro". Così il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti, in un’ intervista a Piero Chiambretti su Radio2 Rai, ha rilanciato, a votazioni ancora aperte , il suo pronostico sul prossimo vincitore del prestigioso premio assegnato dalla rivista France Football e dalla Fifa. E quando Chiambretti gli fa notare che tanti nel mondo del calcio assegnerebbero il riconscimeto all'attacante del Bayern Monaco Arjen Robben per i numerosi trofei vinti, Ancelotti risponde sicuro: “No, non è Robben che ha vinto i trofei, è il Bayern Monaco ad averli vinti” ed aggiunge: “E’ sempre difficile scegliere tra giocatori di quel calibro, ma da agosto ad oggi, Cristano Ronaldo ha veramente sbaragliato il campo a tutti gli avversari”.

A proposito della polemica accesa nei mesi scorsi da Josè Mourinho, che nel corso di un’intervista aveva dichiarato che il vero Ronaldo era quello brasiliano, Ancelotti afferma: “Anche io ho allenato Ronaldo e sebbene in quegli anni non fosse al massimo della sua forma fisica, era comunque un giocatore fenomenale. Sono calciatori che hanno giocato in periodi differenti – osserva il tecnico - con caratteristiche differenti. Ma nel calcio moderno di oggi, Cristiano riesce ad abbinare velocità e tecnica fuori dal comune".

In tanti anni di carriera, sia come giocatore che come allenatore, Ancelotti ha lavorato al fianco dei più grandi campioni di calcio di ieri e di oggi. Da Maldini, Baresi, Buffon, fino a Zidane, Shevchenko, Ibrahimovich, Ronaldinho e Lavezzi. Alla luce di tanta esperienza Chiambretti gli chiede di assegnare i suoi personali Palloni d’oro scegliendo tra chi non ne ha mai vinti pur meritandoli. Nel lungo elenco dei portieri Ancelotti non ha dubbi: “Per la carriera e per quello che ha fatto non solo con me, lo assegnerei a Gigi Buffon”. Tra i difensori il tecnico guarda al passato e sceglie ancora un italiano: “Non è difficile, a quei tempi lo diceva tutto il mondo che il giocatore che avrebbe sicuramente meritato il pallone d’oro era Paolo Maldini”. Tra i numerosi centrocampisti allenati in carriera, il tecnico del Real esprime una preferenza inattesa: “Il pallone d’oro lo darei a Rino Gattuso” – dichiara Ancelotti che spiega a Radio2 Rai le ragioni di questa scelta: “Lo considero un premio alla serietà, alla tenacia, all’altrusimo, e al coraggio”. Nella categoria trequartisti il premio va a Deco, allenato ai tempi del Chelsea, e tra gli attaccanti, escludendo quanti lo hanno già vinto e quelli che sono in corsa, dopo un attimo di esitazione tra Ibrahimovic ed Inzaghi la scelta cade sul secondo: “Scelgo Pippo perché mi ha fatto vincere le Coppe dei Campioni” .