Celebrazioni di Tindaro La Rosa. Messaggio di Napolitano
Milazzo, 23/11/2013 - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha inviato ai familiari dello storico leader milazzese del Pci, Tindaro La Rosa un telegramma per manifestare la sua vici-nanza in occasione delle iniziative commemorative promosse dall’Amministrazione comunale. “Desidero – si legge nel testo - far giungere ai familiari, al Comune ed ai cittadini, l’espressione della mia ideale partecipazione, nel ricordo del suo tenace impegno politico e sindacale e della sua per-sonale umanità”.
Parole che hanno commosso l’anziana moglie Elina Giorli e i figli Santì e Rosa Elisa, emozionati già venerdì sera nel vedere la grande partecipazione dei milazzesi, nell’aula consiliare alla presentazione del libro “Racconti di un comunista di periferia” in memoria di Tindaro La Rosa, che è stato anche vicesindaco di Milazzo.
“Onestà intellettuale, lealtà di dialogo e difesa per le posizioni sociali più deboli hanno caratterizza-to la sua vita – ha detto il sindaco Carmelo Pino aprendo i lavori -. I suoi meriti sono ulteriormente accresciuti dall’aver richiamato ai loro doveri, con coraggio e determinazione, le stesse istituzioni preposte a garantire equità e giustizia sociale”.
L’opera di Tindaro La Rosa – ha detto ancora il sindaco - si delinea in continuità con l’azione pre-cedentemente intrapresa da un’altra intelligenza postasi a servizio della promozione sociale dei la-voratori del nostro territorio, il sindacalista e politico Giuseppe Currò, fondatore della locale Camera del Lavoro, anch’egli Consigliere Comunale di questa Città, la memoria del quale si conserva con gratitudine nell’animo di quanti se lo videro accanto, pronto a dar voce ad esigenze fino ad allora sconosciute agli stessi aventi diritto. I nomi di Currò e La Rosa, però, non avrebbero senso se fossero disgiunti dalla peculiare categoria che per loro merito ottenne un insperato riscatto: le Gelsominaie.
Anche a loro, questa mattina, abbiamo intitolato una via cittadina, con l’intento di ricordare i sacrifici di migliaia di donne milazzesi, dedite alla raccolta del profumatissimo e delicato bocciolo che veniva utilizzato per l’estrazione del prezioso olio essenziale, che costituiva la base per la preparazione di costose fragranze. Un lavoro, quello delle gelsominaie, che potrebbe apparire gradevole, e direi anche romantico: raccogliere delicati, leggeri e profumati fiori non sembrerebbe una gran fatica, anzi!”
Per l’assessore al turismo, Dario Russo, Tindaro La Rosa è stata “una figura paterna, fautore di una sinistra alla quale piace appartenere basata sulla solidarietà, sul perdono e ad una serenità per se stessi e per i propri compagni; ciò basterebbe a ricucire i fili di una civiltà politica della quale oggi a-vremmo bisogno.
L’ex segretario della Dc cittadina, Mimmo Di Meo ha raccontato numerose battaglie vissute “al fianco del suo amico ed alleato Tindaro, battaglie composte e non di rissa come purtroppo, oggi giorno siamo abituati ad assistere quotidianamente, stabilendo accordi da uomini prima e poi da po-litici”.
Ricco si significato infine l’intervento della senatrice Simona Mafai. “E’ una soddisfazione che il Comune di Milazzo abbia intitolato una strade a delle donne (le gelsominaie ndr); non capita tutti i giorni, anzi è raro che i Comuni lo facciano. Il messaggio di Tindaro La Rosa è quello che non bi-sogna arrendersi e soprattutto i giovani devono guardare a queste personalità non con nostalgia, bensì come un esempio per ricavarne forza e consapevolezza”.
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.