Ponte sullo Stretto: "Opera faraonica dal sapore coloniale"

Ponte sullo Stretto, Leoluca Orlando, candidato alle Europee per Alleanza Verdi Sinistra, a 24 Mattino su Radio 24: Opera faraonica dal sapore coloniale  14/05/2024 - “14 miliardi per realizzare un'opera che tecnicamente non è realizzabile, che massacra l'ambiente non soltanto quello geografico ma anche quello umano con intere deportazione di migliaia di famiglie. Un’opera che insiste per una parte, quella calabrese, sulla falda sismica essendo la zona di Messina esposta ai terremoti. 14 miliardi per un'opera faraonica che sembra un'opera coloniale. Alla Calabria e alla Sicilia si dà una grandissima opera che non si riuscirà mai a realizzare e che impegna 14 miliardi dei quali se ne spenderanno due o tre miliardi soltanto per pagare qualche progettista scelto probabilmente da qualche politico compiacente. Immaginiamo 14 miliardi collocati nel clima del porto di Genova!  È ammissibile che si attrae l'attenzione su quest'opera faraonica dal sapore coloniale e poi

VILLAFRANCA T. DEDICA DUE PIAZZE ALLE VITTIME DELL'OLOCAUSTO E DELLE FOIBE

VILLAFRANCA TIRRENA, 08/02/2014 – L'Amministrazione Comunale di Villafranca Tirrena ha scelto di commemorare le vittime dell'Olocausto e delle Foibe. Due episodi che hanno tristemente segnato il secolo scorso. È arrivata dopo una recente delibera di Giunta, infatti, l'istituzione di due spazi dedicati alle vittime nell'ambito della riorganizzazione della toponomastica comunale. La denominazione “Piazza Vittime dell'Olocausto” è stata assegnata all'aera prospiciente l'entrata secondaria della Villa comunale “Falcone-Borsellino”, mentre lo slargo che sorge tra la via
Roma e la via Delle Rimembranze è la nuova “Piazza Martiri delle Foibe”. L'Amministrazione, comprendendo l'importanza della memoria storica, “vuole ricordare – spiega il Sindaco Matteo De Marco - sia l'Olocausto, il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d'Europa, che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, sia gli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, occorsi durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, nelle lotte fra i popoli che vivevano in quell'area e nelle grandi ondate epurative jugoslave del dopoguerra, che colpirono centinaia di migliaia di persone”.


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