Venerdì 21 marzo 2014, alle ore 17.30, nella Chiesa di San Gregorio VII, in Via San Gregorio VII n.6, a Roma, il Santo Padre Francesco incontrerà i partecipanti all’incontro promosso dalla Fondazione "Libera", presieduta da Don Luigi Ciotti
Roma, 15/03/2014 - L’incontro è dedicato ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, e si tiene alla vigilia della XIX "Giornata della memoria e dell’impegno" in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che avrà luogo a Latina il 22 marzo.
"L’incontro che Papa Francesco avrà con i familiari delle vittime di mafia sarà un grande segnale, e a don Luigi Ciotti va il merito di averlo promosso. Da famigliare di vittima innocente della mafia apprezzo profondamente il gesto del Pontefice volto a ricordare chi ha donato la propria vita per i valori universali della verità e della giustizia": lo dice Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, figlia di Beppe, il giornalista ucciso a Barcellona Pozzo di Gotto l’ 8 gennaio 1993.
«Per i famigliari delle vittime innocenti delle mafie l'incontro con Papa Francesco è un dono. Un dono tanto più grande perché precede, anzi apre, la "Giornata della memoria e dell'impegno".
Il 21 marzo è per loro - e sarebbe bello lo diventasse, istituzionalmente, per tutti gli italiani - il giorno in cui i loro cari, in tante città d'Italia, vengono chiamati per nome, uno a uno, in un appello rivolto alle coscienze di tutti.
Quei nomi vengono pronunciati ma sono quei nomi, in realtà, a chiamarci.
La disponibilità del Papa ad accompagnare i famigliari a questo momento carico di dolore ma anche di speranza, è segno di un'attenzione e di una sensibilità che loro hanno colto sin dal primo momento. Attenzione verso tutta l'umanità fragile, ferita. Ma attenzione, anche, per lo specifico tema delle mafie, della corruzione, delle tante forme d'ingiustizia che negano la dignità umana. Voce di una Chiesa che salda il Cielo e la Terra, e che della denuncia fa annuncio di Salvezza.
Molte di quelle vittime erano "giusti". Persone che non hanno esitato a mettere la propria vita al servizio di quella degli altri, anche a costo di perderla. È questa giustizia delle coscienze, prima che delle leggi, il dono che ci hanno lasciato. Condividerlo è nostro compito quotidiano. Condividerlo con Papa Francesco è la più grande delle gioie».
d. Luigi Ciotti
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