Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

PAPA FRANCESCO: "LA DISINFORMAZIONE, LA CALUNNIA E LA DIFFAMAZIONE, DA QUESTI TRE PECCATI, PER FAVORE, FUGGITE”

I peccati dei media: i più grossi, sono quelli che vanno sulla strada della bugia, della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione
Città del Vaticano, 22/03/2014 - Alle ore 12.15 di oggi, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i Membri dell’Associazione "Corallo", network di emittenti locali di ispirazione cattolica presenti in tutte le regioni italiane.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai partecipanti all’Udienza: "Ringrazio tanto per quello che Lei ha detto, e ringrazio voi per il lavoro che fate. Quella verità… cercare la verità con i media . Ma non solo la verità! Verità, bontà e bellezza , le tre cose insieme. Il vostro lavoro deve svolgersi su queste tre strade: la strada della verità, la strada della bontà e la strada della bellezza. Ma quelle verità, bontà e bellezze che sono consistenti!, che vengono da dentro, che sono umane. E, nel cammino della verità, nelle tre strade possiamo trovare sbagli, anche trappole. "Io penso, cerco la verità…": stai attento a non diventare un intellettuale senza intelligenza. "Io vado, cerco la bontà…": stai attento a non diventare un eticista senza bontà. "A me piace la bellezza…": sì, ma stai attento a non fare quello che si fa spesso, "truccare" la bellezza, cercare i cosmetici per fare una bellezza artificiale che non esiste. La verità, la bontà e la bellezza come vengono da Dio e sono nell’uomo. E questo è il lavoro dei media , il vostro."

"Lei ha accennato a due cose, e io vorrei riprenderle. Prima di tutto, l’unità armonica del vostro lavoro . Ci sono i media grandi, quelli più piccoli… Ma se noi leggiamo il capitolo XII della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi, vediamo che nella Chiesa non c’è né grande né piccolo: ognuno ha la sua funzione, il suo aiuto all’altro, la mano non può esistere senza la testa, e così via. Tutti siamo membri, e anche i vostri media , che siano più grandi o più piccoli, sono membri, e armonizzati per la vocazione di servizio nella Chiesa. Nessuno deve sentirsi piccolo, troppo piccolo rispetto ad un altro troppo grande. Tutti piccoli davanti a Dio, nell’umiltà cristiana, ma tutti abbiamo una funzione. Tutti! Come nella Chiesa… Io farei questa domanda: chi è più importante nella Chiesa? Il Papa o quella vecchietta che tutti i giorni prega il Rosario per la Chiesa? Che lo dica Dio: io non posso dirlo. Ma l’importanza è di ognuno in questa armonia, perché la Chiesa è l’armonia della diversità. Il corpo di Cristo è questa armonia della diversità, e Colui che fa l’armonia è lo Spirito Santo: Lui è il più importante di tutti. Questo è quello che Lei ha detto, e io voglio sottolinearlo. E’ importante: cercare l’unità, e non andare per la logica che il pesce grande ingoia il piccolo.

Lei ha detto un’altra cosa, che anch’io menziono nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium . Ha parlato del clericalismo . E’ uno dei mali, è uno dei mali della Chiesa. Ma è un male "complice", perché ai preti piace la tentazione di clericalizzare i laici, ma tanti laici, in ginocchio, chiedono di essere clericalizzati, perché è più comodo, è più comodo! E questo è un peccato a due mani! Dobbiamo vincere questa tentazione. Il laico dev’essere laico, battezzato, ha la forza che viene dal suo Battesimo. Servitore, ma con la sua vocazione laicale, e questo non si vende, non si negozia, non si è complice con l’altro… No. Io sono così! Perché ne va dell’identità, lì. Tante volte ho sentito questo, nella mia terra: "Io nella mia parrocchia, sa? ho un laico bravissimo: quest’uomo sa organizzare… Eminenza, perché non lo facciamo diacono?". E’ la proposta del prete, subito: clericalizzare.

Questo laico facciamolo… E perché? Perché è più importante il diacono, il prete, del laico? No! E’ questo lo sbaglio! E’ un buon laico? Che continui così e che cresca così. Perché ne va dell’identità dell’appartenenza cristiana, lì. Per me, il clericalismo impedisce la crescita del laico. Ma tenete presente quello che ho detto: è una tentazione complice fra i due. Perché non ci sarebbe il clericalismo se non ci fossero laici che vogliono essere clericalizzati. E’ chiaro, questo? Per questo ringrazio per quello che fate. Armonia: anche questa è un’altra armonia, perché la funzione del laico non può farla il prete, e lo Spirito Santo è libero: alcune volte ispira il prete a fare una cosa, altre volte ispira il laico. Si parla, nel Consiglio pastorale.

Tanto importanti sono i Consigli pastorali: una parrocchia – e in questo cito il Codice di Diritto Canonico – una parrocchia che non abbia Consiglio pastorale e Consiglio degli affari economici, non è una buona parrocchia: manca vita.

Poi, sono tante le virtù. Ho accennato all’inizio: andare per la strada della bontà, della verità e della bellezza, e tante virtù su queste strade. Ma ci sono anche i peccati dei media ! Mi permetto di parlare un po’ di questo. Per me, i peccati dei media, i più grossi, sono quelli che vanno sulla strada della bugia, della menzogna, e sono tre: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione . Queste due ultime sono gravi!, ma non tanto pericolose come la prima. Perché? Vi spiego. La calunnia è peccato mortale, ma si può chiarire e arrivare a conoscere che quella è una calunnia. La diffamazione è peccato mortale, ma si può arrivare a dire: questa è un’ingiustizia, perché questa persona ha fatto quella cosa in quel tempo, poi si è pentita, ha cambiato vita. Ma la disinformazione è dire la metà delle cose, quelle che sono per me più convenienti, e non dire l’altra metà. E così, quello che vede la tv o quello che sente la radio non può fare un giudizio perfetto, perché non ha gli elementi e non glieli danno. Da questi tre peccati, per favore, fuggite. Disinformazione, calunnia e diffamazione.

Vi ringrazio per quello che fate. Ho detto a Mons. Sanchirico di consegnare a voi il discorso che avevo scritto: ma le sue parole [del Presidente] mi hanno ispirato a dirvi questo spontaneamente, e l’ho detto con un linguaggio del cuore: sentitelo così. Non con il linguaggio italiano, perché io non parlo con lo stile di Dante!... Vi ringrazio tanto, e adesso vi invito a pregare un’ Ave Maria alla Madonna per darvi la benedizione. "

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