Ospedali: posti letto, offerta minima nelle città metropolitane di Messina e di Venezia

ISTAT. CONDIZIONI DI SALUTE E OFFERTA SANITARIA NELLE CITTÀ METROPOLITANE. Cagliari è il comune con la maggiore dotazione di posti letto ordinari e in day hospital per abitante (13,4 per 1.000). I comuni di Bari e di Catania. Reggio Calabria e Genova invece sono i comuni con la minore disponibilità di posti letto. La dotazione di posti letto ospedalieri è invece minima nelle città metropolitane di Messina e di Venezia   21/05/2024 - A Roma la maggiore concentrazione: ogni 100 posti letto del Lazio, quasi 82 sono offerti da strutture ospedaliere ubicate nel territorio metropolitano di Roma. Nella città metropolitana di Genova sono localizzati il 63% dei posti letto della Liguria, così come nei territori metropolitani di Torino e di Napoli si concentra circa la metà della disponibilità dei posti del Piemonte e della Campania.  La dotazione di posti letto ospedalieri è invece minima nelle città metropolitane di Messina e di Venezia che sono sede, rispettivamente, di 16 e di 18 posti let

RICCHI E POVERI CRESCE LA DIFFERENZA, LA CIVILTÀ VERSO IL COLLASSO

Uno studio della Nasa: "Le elite consumano troppe risorse, e l'unica via di salvezza è una più equa distribuzione"
18/03/2014 - Le società moderne potrebbero finire nella cenere come alcuni grandi imperi del passato. Il motivo? L'1%, ossia i Paperoni del pianeta, stanno consumando troppe ricchezze. Lo rivela uno studio sponsorizzato dal Goddard Space Flight Center della Nasa, che ha evidenziato la prospettiva di un crollo della civiltà industriale nei prossimi decenni a causa dell'insostenibile sfruttamento delle risorse e di una sempre più diseguale distribuzione della ricchezza.

Il gruppo di ricercatori, guidati dal matematico Safa Motesharri, dell'Università del Maryland, ritiene infatti che a minare le società moderne sia la crescente differenza tra ricchi e poveri.
Le elite consumano troppe risorse, e l'unica via di salvezza è una più equa distribuzione, l'utilizzo delle energie rinnovabili e una riduzione della crescita della popolazione.
Uno scenario apocalittico, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se i governi, non prenderanno decisioni drastiche nell’immediato, seguendo la rotta tracciata dai ricercatori che si sono occupati dello studio in questione che ripercorre le proposte di moltitudini di organizzazioni che da anni si occupano della salvezza del pianeta.
Ci auguriamo, quindi, che anche il Nostro Paese dia il buon esempio e che anche attraverso l’Unione Europea sia promotore di nuove ed urgenti politiche e di strategie globali che seppur discusse non sono state messe seriamente in cantiere dai governi a livello planetario.


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