Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

PATTI: MATHILDE AL TEATRO JOPPOLO, APPLAUSI E MOLTI CONSENSI

Applausi al teatro Joppolo di Patti per la prima assoluta di "MATHILDE", diretto da Michelangelo Zanghì, con Gianni Fortunato e Isabella Giacobbe. "Mathilde", da un testo di Vèronique Olmi, verrà replicato il 10 maggio alla sala Laudamo del teatro Vittorio Emanuele di Messina
Patti (Me), 25/04/2014 - Ha debuttato a Patti con una prima assoluta il 24 aprile al teatro Joppolo lo spettacolo “Mathilde”, il nuovo lavoro della compagnia teatrale “Santina Porcino”.
Attenzione alla drammaturgia contemporanea d'oltralpe e agli artisti che investono sul territorio fanno di Mathilde un progetto che incuriosisce e promette bene già per la tournée prevista dal prossimo mese di maggio in poi.

“Si tratta di un rapporto tra due essere umani, in un’alternanza tra orribili accuse reciproche e momenti di dolcezza. Insomma, si tratta della vita: con “Mathilde” abbiamo portato la vita in teatro”: il regista Michelangelo Maria Zanghì è assolutamente convinto del fatto che questo testo del 2003 scritto da Veronique Olmi – per altro messo in scena in una traduzione dello stesso Zanghì – sia una scelta vincente, con l'asso nella manica delle musiche di Chiara Pollicita e il cast composto da Gianni Fortunato e Isabella Giacobbe.

Mathilde è una scrittrice appena uscita di prigione, dove è stata rinchiusa in seguito a una scandalosa relazione con un ragazzo di quattordici anni. Pierre, suo marito, è un oncologo: uomo razionale e conformista, non si capacita del comportamento della moglie e, quando Mathilde torna a casa inaspettata, l'accoglie come un'estranea. I due coniugi cominciano con fatica a parlarsi, poi prendono gusto a ferirsi reciprocamente, ma infine si insinua sempre più forte la volontà di cercare le ragioni della loro convivenza, e di verificare se le ferite nel loro amore possano rimarginarsi.

“È spettacolo estremamente brutale; il tema del tradimento è sempre difficile da affrontare in teatro – prosegue Zanghì - poiché si rischia facilmente di cadere in banalità. Eppure qui lo spettatore non è portato a schierarsi dalla parte del marito tradito, ma cerca quasi di comprendere - se non di giustificare - l’atto della protagonista. Anche per questo il mio lavoro di regista è stato davvero molto stimolante”.

Con Gianni Fortunato e Isabella Giacobbe
regia di Michelangelo Maria Zanghì
musiche di Chiara Pollicita
aiuto regia Caterina Sfravara
Backstage Antonino Ferraro, Giuseppe Contarini

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