Ponte sullo Stretto: “LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini"

“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca dà appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone, al locale La Pinnazza.   Messina,  23/04/2024 - Presente il sindaco di Messina Federico Basile il cui intervento insieme a quello del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è previsto alle 19:00. “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia -afferma De Luca-. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l'alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e c

REDDITO DI CITTADINANZA, URGENTE E NECESSARIO, SOPRATTUTTO IN SICILIA

E’, tuttavia, ancora piu’ impellente ed importante – nell’attesa - procedere alla immediata erogazione, agli indigenti, di un dignitoso “bonus” per l’acquisto di generi di prima necessita’.
Palermo, 15/04/2014 - Gli Indipendentisti di lu Funti Nazziunali Siclianu, che conducono da decenni questa battaglia, apprendono, con legittimo compiacimento, la notizia che l’istituzione, nell’ambito della Repubblica Italiana (e quindi anche nell’ambito del territorio della Regione Siciliana), del REDDITO DI CITTADINANZA è, oggi, condivisa, quasi all’unanimità, dalle forze politiche dominanti in Italia.
Non solo: pare che sul REDDITO DI CITTADINANZA (o ASSEGNO MINIMO VITALE che dir si voglia) vi siano ben precisi impegni da parte del Governo Centrale.

Nelle rispettive drammatiche realtà, però, i disoccupati, i non occupati, le famiglie che vivono sulla soglia o all’interno della POVERTA’, di concreto non hanno visto né vedono un bel niente …..
Ed anche le festività pasquali saranno vissute, per i più, all’insegna dello squallore, della miseria, della sofferenza e delle preoccupazioni. Nonché della DISPERAZIONE. Tantoppiù che, - a parte qualche piccola manovra di contenimento, - gli sperperi, gli alti costi della politica e della burocrazia, le sovvenzioni finanziarie ai Partiti, la cultura del parassitismo e del ….. “MAGNA-MAGNA”, rimangono, invece, in piena salute. “Scherzi” e promesse a parte …..

Nelle more che si istituisca il predetto Reddito di Cittadinanza ed in attesa che se ne corrisponda materialmente l’importo agli aventi diritto, l’FNS “Sicilia Indipendente” ripropone, pertanto e con forza, che le Regioni (Regione Siciliana in testa), avvalendosi, se necessario, delle strutture comunali e/o delle banche, corrispondano immediatamente un “BONUS” mensile di almeno 200 euro, da destinare alle spese, alimentari e non, di prima necessità, per ognuna delle persone in stato di indigenza, delle quali abbiamo parlato. Agli estremi mali è, infatti, doveroso opporre gli estremi rimedi.

Oltre che un atto di giustizia e di solidarietà sociale, questo sarebbe un contributo, anzi un atto di “PRONTO SOCCORSO”, se non una boccata di ossigeno all’economia della sopravvivenza. Un’economia che, oggi (proprio in Sicilia!), continua pure ad arrestarsi in modo progressivo e trascinante, anche a causa della contrazione dei CONSUMI, persino nel settore ALIMENTARE. Insomma: al peggio non c’è mai fine, soprattutto se si sta con le mani in mano.

Sotto accusa, ovviamente, l’ASCARISMO della classe pseudo-dirigente, della “politica politicata” e di coloro che hanno boicottato e boicottano l’adozione di una strategia siciliana per l’economia siciliana.
Il disastro economico, produttivo ed occupazionale della Sicilia non è attribuibile tutto alla crisi in corso. Il malaffare, la malapolitica, il tradimento sistematico degli interessi del Popolo Siciliano, hanno, infatti, avuto ed hanno il loro ruolo. La crisi ha fatto emergere maggiormente la gravità dei fenomeni suddetti. Sarebbe da ipocriti negare questa realtà!

Tornando alle “Questioni” incalzanti del REDDITO DI CITTADINANZA e del “BONUS”, non dimentichiamo che le promesse, le chiacchiere ed il “politichese” (pur se riveduto e “rimodernato”) stanno a zero.
Occorrono i fatti !

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