Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

USURA A MESSINA: 5 STROZZINI ARRESTATI DOPO IL TENTATO SUICIDIO DI UN ARTIGIANO

Arresti a Messina per usura ed estorsioni. Il tentativo di suicidio di un artigiano messinese, che non riusciva più a far fronte ai debiti, ha dato il via a un'indagine da parte della Squadra mobile di Messina che ha arrestato 5 persone, responsabili di usura e tentata estorsione.
Le indagini hanno accertato che gli arrestati, a fronte del denaro prestato, pretendevano dalla vittima interessi che andavano dal 304,48% al 608,33 %. Gli strozzini arrestati sono:  Giuseppe Triolo, di anni 33, con precedenti di polizia; Angelo Roberti, pregiudicato messinese di anni 40; Francesco Minniti Francesco, di anni 56, con precedenti di polizia; Salvatore Anastasi, messinese di anni 61, pregiudicato, sorvegliato speciale; Giacomo Irrera, messinese di anni 50 con precedenti di polizia

Messina, 28/04/2014 - Nelle prime ore di oggi, gli agenti della Squadra Mobile di Messina, a seguito di intensa attività d’indagine, hanno arrestato Giuseppe Triolo, di anni 33, con precedenti di polizia; Angelo Roberti, pregiudicato messinese di anni 40; Francesco Minniti Francesco, di anni 56, con precedenti di polizia; Salvatore Anastasi, messinese di anni 61, pregiudicato, sorvegliato speciale; Giacomo Irrera, messinese di anni 50 con precedenti di polizia.

Gli arrestati sono stati tutti tradotti presso il carcere di Messina Gazzi ad eccezione del pregiudicato Amgelo Roberti, sottoposto agli arresti domiciliari, a seguito di ordinanza di misura cautelare emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Messina, su richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina.

L’attività investigativa scaturisce dal tentato suicidio di un artigiano, sopraffatto da un’insostenibile situazione debitoria, che veniva rinvenuto, privo di sensi, a bordo della sua autovettura, dopo avere ingerito dei farmaci.
A seguito di quella circostanza, gli agenti della Squadra Mobile riuscivano a conquistare la fiducia dell’uomo, che quindi confidava agli stessi di essere finito nella morsa degli usurai, i quali non avevano esitato a ricorrere alla violenza ed a gravi minacce per conseguire il loro profitto illecito.
Le indagini svolte hanno consentito di accertare che gli arrestati, avevano preteso il versamento dei ratei con interessi che oscillavano dal 304,48% al 608.33 %, evocando con fare minaccioso il coinvolgimento di terze persone ed affermando che i soldi erano stati prestati dalle mogli dei carcerati. Infatti, a fronte di un prestito totale di circa € 58.000,00 l’artigiano aveva versato solo a titolo di interessi circa € 55.000,00.

Due degli arrestati avevano, inoltre, preteso che la vittima consegnasse loro il certificato di proprietà di una autovettura a garanzia del ristoro del debito. Le condotte usurarie e vessatorie si sono attuate anche attraverso la pretesa di sottoscrizione di moduli Cid relativi a incidenti stradali, con inevitabile pregiudizio per la stessa vittima che ha visto lievitare il premio assicurativo. Inoltre, nel corso dell’attività, uno degli arrestati, dopo un incontro con la vittima, a seguito di un controllo, è stato trovato in possesso di una mazza di legno e, pertanto, denunciato per porto abusivo di arma.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati assegni, documentazione varia nonché la somma in contanti di €16.000.
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Ieri, gli agenti delle Volanti hanno tratto in arresto, nella flagranza di reato, un pregiudicato messinese di anni 54, ed un messinese di anni 27 con precedenti di polizia, padre e figlio, ritenuti responsabili del reato, in concorso tra loro, di lesioni personali aggravate in danno di un pizzaiolo.

In particolare i poliziotti, nel pomeriggio di ieri si sono recati presso una pizzeria in località Pistunina, a seguito di una segnalazione alla Sala Operativa di una rissa. Prontamente giunti sul posto, gli agenti hanno appreso che due uomini dopo aver minacciato il proprietario del locale aggredivano il pizzaiolo. Gli immediati accertamenti esperiti e le testimonianze acquisite da alcuni clienti, permettevano di risalire agli autori ed alle cause della vicenda. La vittima, infatti, è stata aggredita dai due arrestati per futili motivi, legati ad un diverbio avuto il giorno precedente con un altro dei figli dell’arrestato. Nella circostanza, l’uomo aggredito con pugni, calci e con armi improprie, (forchette e coltelli posti a corredo di servizio dei tavoli della pizzeria), ha riportato un trauma cranico e facciale con ecchimosi e ferite escoriate al viso, giudicate guaribili, dai sanitari del locale Policlinico, in gg. 15 s.c.

Pertanto, i poliziotti individuati gli autori dei reati li hanno tratti in arresto, che, su disposizione dell'A.G., sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della Caserma Calipari, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

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