Maghi, medium, veggenti e guaritori: Rapporto 2024, in Sicilia 1.500 maghi e 100.000 clienti per una spesa di 60 milioni

Osservatorio Antiplagio, pubblicato il Report sui Maghi 2024. Venerdì 17 maggio, a 30 anni dalla sua fondazione, Osservatorio Antiplagio ha pubblicato il nuovo Rapporto 2024 "Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze". Questi i dati del Rapporto, pubblicato anche nella pagina antiplagio.org/rapporto24.htm. Segnalazioni pervenute ad Osservatorio Antiplagio in 30 anni (da maggio 1994 a maggio 2024): 28.000. Roma, 17 maggio 2024 - NUMERO DI MAGHI - VEGGENTI, MEDIUM E GUARITORI - IN ITALIA (PER REGIONE) E SPESE ANNUE PER I CONSULTI IN STUDIO: 10% del totale (il 90% dei consulti avviene online o al telefono) 1) LOMBARDIA: Numero maghi 2.500 - Clienti 180.000 - Spesa: 90 milioni 2) CAMPANIA: Numero maghi 2.200 - Clienti 150.000 - Spesa 80 milioni 3) LAZIO: Numero maghi 2.000 - Clienti 140.000 - Spesa 75 milioni 4) SICILIA: Numero maghi 1.500 - Clienti 100.000 - Spesa 60 milioni 5) PIEMONTE: Numero maghi 1.200 - Clienti 85.000 - Spesa 50 milioni 6) PUGLIA

“VISIONI, STRATEGIE E SCENARI NELLE ESPERIENZE DI PIANO” DI ANDREA MARÇEL PIDALÀ

Il libro Visioni, Strategie e Scenari nelle esperienze di piano di Andrea Marçel Pidalà (edito dalla FrancoAngeli) si trova già in tutte le librerie d’Italia
24/04/2014 - Il libro è innanzitutto il sunto di dieci anni di intensa e frenetica attività di ricerca unita alla professione, il suggello di un’esperienza nel campo della pianificazione urbanistica condotta ai vari livelli di uno tra i più giovani urbanisti italiani, è poi il compendio di un filone all’avanguardia di studi urbanistici, quello del Futeres Search and Visionary Planning, che si sta consolidando in tutto il mondo (significativamente negli Stati Uniti, Inghilterra, Australia e Canada da qualche anno anche in alcuni
Paesi europei) e che trova la sua trasposizione (già avviata da alcuni anni da diverse Scuole di urbanistica italiane e segnatamente quelle di Milano, Firenze e Palermo) più completa qui in Italia grazie anche al lavoro condotto dall’autore.

Il libro possiede almeno quattro aspetti rilevanti da cogliere nella sua lettura:

- il primo è la struttura di una diversa teoria dell’urbanistica (non legata ai canoni ma alle dinamiche sociali) e che spicca nel suo pieno mutamento della disciplina in epoca contemporanea (non confinata solo al luogo nazionale ma indagando esperienze rilevanti intorno al globo) e soprattutto tra le pratiche epistemologiche più alternative di visioning in concomitanza al modello tradizionalista dello zoning della pianificazione classica di tipo razionalista. Ciò che emerge nella prima parte del libro è il virare della disciplina più sugli aspetti delle politiche dei piani/programmi e meno sulle tecniche, quest’ultime sino ad un ventennio fa dominanti nella redazione di strumenti urbanistici ai vari livelli;
- il secondo aspetto è la diversità delle esperienze condotte dall’autore nel campo dell’urbanistica e della pianificazione affrontando i piani ed i progetti urbanistici in contesti diversi che possiedono connotazioni diverse con esperienze multiformi che vanno da: i piani regolatori (per comuni piccoli della Sicilia), i piani territoriali paesaggistici (ambiti di area vasta e segnatamente dell’area vasta di Palermo, per la Regione Siciliana e le Soprintendenze), i piani strategici (si segnalano i contesti metropolitani internazionali nelle città di Perth e South Perth , Australia), sino alle analisi e le valutazioni urbane e territoriali (applicate a strumenti urbanistici in contesti locali come la Valutazione Ambientale Strategica -VAS- di Gioiosa Marea), alle proposte di piano elaborate dal basso ovvero da comitati e comunità (identificato con l’approccio “territorialista” avviato qualche anno fa per le proposte di pianificazione dei Nebrodi, dei Peloritani e la città di Messina) e le riflessioni sulle tendenze della pianificazione urbana e territoriale a livello globale;

- il terzo è la rilevanza dei contributi del libro, infatti non passa certo inosservato che al volume contribuiscono noti urbanisti, intellettuali, scienziati ed amministratori della disciplina urbanistica nazionale ed internazionale registrando interventi e contributi di grandissimo livello come quello di:
 Patrizia Gabellini (Docente Ordinario di Urbanistica al Politecnico di Milano ed attuale Assessore all’urbanistica della città di Bologna);
 Dave Hedgcock (noto urbanista e docente universitario australiano);
 Alberto Magnaghi (Docente Emerito di Urbanistica all’Università di Firenze);
 Piercarlo Palermo (Docente Ordinario di Urbanistica e già Preside della Facoltà di Architettura di Milano);
 Lisa Scaffidi (Sindaco attualmente in carica della Città di Perth, Capitale dello Stato del Western Australia, Australia);
 Giuseppe Trombino (Ordinario di Urbanistica e Coordinatore dei Corsi di Laurea di Interclasse di Ingegneria di Palermo, Presidente dell’INU Sicilia);
 Alberto Ziparo (Docente di Analisi e Valutazione Ambientale e Pianificazione Urbanistica, Università di Firenze).

- Il quarto ed ultimo aspetto che emerge dal libro è quello legato al nuovo ruolo della figura dell’urbanista mediante l’interpretazione nelle sue molteplici sembianze: come intellettuale (ruolo sociale), professionista (tecnico indipendente) e ricercatore (studioso ed accademico) nel contesto di spazio e società globale. Tuttavia ciò che emerge in questo nuovo ruolo dell’urbanista è quello di essere caratterizzato da due paradigmi centrali che sono l’immaginare ed il fare. L’intenzione e l’azione del planner come concetto caratterizzante si prospetta nella disciplina attuale e futura.

Attraverso l’approccio ibrido ed eclettico che caratterizza l’immaginare ed il fare nella disciplina urbanistica firmata da Andrea Marçel Pidalà (che si concretizza in un ampio disegno interdisciplinare cosmopolita) e che si ha un quadro molto nitido delle mutazioni generazionali e interdisciplinari di teorie tecniche, pratiche scientifiche e professionali dell’urbanistica che presto riformeranno il modus operandi della materia anche in Italia.
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L’autore. Andrea Marçel Pidalà (Messina, 1977). Pianificatore Territoriale Senior & Urbanista (LM in PTU&A, 2004). Cultore della Materia in Urbanistica presso i Corsi di Laurea in Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo (2009-2013; 2013 ad oggi). È Dottore di Ricerca (PhD) in Pianificazione Urbana e Territoriale, Università degli Studi di Palermo (2009).
È stato Research Associate (ricercatore aggregato) e Teaching and Tutorial Sessional contract (Docente a contratto) per i corsi di Urban and Regional Planning e Landscape and Heritage Sites Planning (Pianificazione Urbana, Territoriale e del Paesaggio, dei Beni Culturali), presso la Curtin University di Perth (Australia) per il periodo permanente di 12 mesi, dal 2010 al 2011 ed è stato invitato come International Visiting Research nel 2014 presso la stessa università.

L’autore affianca all’intensa attività di analisi e ricerca sui fenomeni urbani e territoriali l’esercizio professionale redigendo (con responsabilità sia individuali che collettive) diversi strumenti di pianificazione territoriale- urbanistica e valutazione ambientale, alle varie scale (tipologie e livelli) sia in Italia che all’estero. È inoltre autore e coautore di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali ed internazionali sui temi dell’ambiente, urbanistica, paesaggio spazio e società.
E’ membro delle principali associazioni degli urbanisti italiani come ASSURB, INU e AAA e ha preso parte in qualità di relatore al World Planning School Congress- AESOP del 2011 tenuto dalle Scuole Internazionali di Pianificazione e Urbanistica in Australia.

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