Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

NICOLA PIOVANI A CAPO D’ORLANDO: "ODIO LA MUSICA DAL VIVO, QUELLA PASSIVA"

Gilda Buttà e Nicola Piovani, a quattro mani prima del concerto - foto N&D
Nicola Piovani invoca una normativa europea sulla 'musica dal vivo', che regolamenti la 'musica passiva': quella degli autogrill, dei  grandi magazzini, dei villaggi turistici. “Qualcuno ha sentenziato che tutto ciò che non passa dalla televisione è destinato a non fare storia, ma si direbbe che questa sera, a Capo d’Orlando, quella sentenza non abbia trovato conferma". Un grande successo a Villa Bagnoli

Capo d’Orlando (Me), 22/08/2014 – Nicola Piovani odia la musica. La musica passiva, quella che (come il fumo passivo) siamo costretti a ‘respirare’ ogni giorno nei quartieri, sull'autobus, al supermercato, all’autogrill, dove può capitare di doverne sentire una sgradevole al bar e contemporaneamente un'altra, altrettanto sgarbata e invadente, in bagno. Perfino in un piccolo supermercato, di quelli quasi-come-una-volta, a misura d’uomo, a Piovani capitò (finalmente) di non sentire nessuna colonna sonora aziendale. “Che meraviglia! Pensai di complimentarmi col titolare", racconta sul palco Nicola Piovani. “Voi non ce l’avete la musica? - gli dissi -. E quello, un po’ scusandosi mi rispose: No, mi dispiace, si è appena guastato l’impianto, ma lo stiamo facendo riparare e la rimetteremo al più presto. Stia tranquillo...”.
Gilda Buttà, Nicola Piovani e Luca Pincini, incontro prima del concerto - foto N&D
Nicola Piovani invoca una normativa europea in materia che, però, non arriva. "La musica dal vivo... Il contrario sarebbe la musica dal morto?”. Una normativa che regolamenti la musica passiva: quella che nei villaggi turistici rende 'vive' le giornate degli ospiti in mezza pensione e ‘morta’ la giornata di chi capita (o abita) nel raggio d'azione di questi luoghi, dove dalla colazione alla ninna nanna tutto avviene al comando di animatori petulanti, dispensatori senza senso di… ‘musica dal vivo’.

“Qualcuno ha sentenziato che tutto ciò che non passa dalla televisione è destinato a non fare storia, non esiste. Ma si direbbe che questa sera qua, a Capo d’Orlando, quella sentenza non abbia trovato conferma, grazie a questi musicisti e alla vostra accoglienza, al vostro gradimento per la mia musica”.

Nicola Piovani ‘spiega’ così la 'citazione' fatta poco prima su questo palcoscenico di Villa Bagnoli, a Capo d’Orlando, dove un pubblico numerosissimo e un’accoglienza calorosissima hanno sancito il successo del suo “CONCERTO IN QUINTETTO, con un ‘organico’ eccezionale: Pasquale Filastò, violoncello, chitarra e tastiere; Cristian Marini, percussioni, batteria e fisarmonica:, Marco Loddo, contrabbasso;: Marina Cesari, sax e clarinetto.
Nel “Concerto in quintetto” Nicola Piovani ha proposto i brani scritti per il cinema e per il teatro, nonché un omaggio a “un grande artista a pieno titolo": Fabrizio De Andrè, al quale Piovani ha dedicato la suite centrale, godibilissima e toccante, per la bellezza delle musiche, degli arrangiamenti, dell’esecuzione e del ricordo. Una sequenza di brani tratti dagli album Non al denaro, non all'amore né al cielo e Storia di un Impiegato, tra le produzioni più conosciute ed apprezzate di Fabrizio De Andrè, storiche trasposizioni musicali e poetiche di un’epoca politica ed artistica indimenticabile. Piovani è co-autore dei due album.
Il cinema dei Taviani, di Nanni Moretti, di Roberto Benigni e di Fellini è davvero apparso su quel palcoscenico musicale, dove Piovani ha eseguito quanto era possibile racchiudere in uno scrigno della bellezza e della memoria, perché le sue musiche sono ormai storia e le esecuzioni autentica bellezza esecutiva e sentimentale. Piovani - del resto - ha lavorato con i maggiori registi del cinema italiano, vincendo il premio Oscar per le musiche del film La vita è bella di Roberto Benigni.
Per Benigni, Nicola Piovani ha scritto (per il tour dal vivo Tuttobenigni) la celebre Quanto t'ho amato. Dal tema principale di La vita è bella è tratta Beautiful that way, con le parole della cantante israeliana Noa.
“Tornare a suonare in Sicilia ci dà un’emozione gioiosa. Perciò abbiamo scelto i brani da eseguire intonandoli a questa gioia – ha spiegato Nicola Piovani –. Suoneremo per questa bella terra a cui ci siamo affezionati da anni.”

Un concerto davvero godibile e di notevole successo. Memorabile Piovani!

Mimmo Mòllica

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