Italia campione d’accoglienza, Mare Nostrum strategicamente un fallimento: è difficile negarlo. Nel 2013 43.000 i migranti giunti in Italia, 106.000 nel 2014, 116.000 salvati dalle navi dell'operazione Mare Nostrum. Ma quanti i morti? Nel gli sbarchi sono aumentati del 224% rispetto al 2012. Nei primi quattro mesi del 2014 (fonte Frontex) l’aumento è stato dell’847% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le guerre in Siria e in Libia hanno fatto aumentare vertiginosamente il flusso dei migranti e degli scafisti, che non si pongono il problema di procurarsi imbarcazioni in grado di resistere fino a Lampedusa. l’importante per loro è uscire dalle acque territoriali libiche, per poi essere soccorsi dai mezzi italiani. Così facendo gli scafisti possono abbattere notevolmente i costi, aumentando il numero dei poveri migranti imbarcati, una parte dei quali sono destinati alla morte.
Secondo i dati Fortress Europe le vittime tra la Libia, la Tunisia e l’Italia sono state al 24 agosto 2014 767 (411 in tutto tutto il 2013 (compresi i quasi due mesi e mezzo coperti da Mare Nostrum a fine anno). Un aumento dell’85%. È vero che l’incremento dei morti in percentuale.
Bari, 14/09/2014 - "Dopo anni di ubriacature da soluzioni tecniche e tecnocratiche è il momento che la politica torni a fare il proprio mestiere". Così il premier Matteo Renzi all’inaugurazione alla Fiera del Levante a Bari: "oggi la crisi economica è globale, ma vede nell'eurozona un punto di difficoltà maggiore e vede l'Italia non ancora ripartita, non ancora rimessa in moto". Il premier ha osservato come, definire "devastanti" i dati della disoccupazione, soprattutto al Sud, "sarebbe riduttivo".
A proposito di Europa, il presidente del consiglio ha sottolineato il momento di "grandissima difficoltà con la Russia. Questo non è un problema di energia o gas. Chi riduce tutto solo a una questione energetica commette un errore tragico. E' questione di come si sta con i nostri vicini. La cornice internazionale è di profondi sconvolgimenti. O l'Ue torna a fare l'Europa o noi non abbiamo più futuro. Se noi facciamo quello che dobbiamo fare l'Ue non sarà più solo spread e indicatori economici". In questo contesto, ha ricordato anche come "l'operazione Mare Nostrum non è un'impuntatura dell'Italia ma una questione di civiltà che non può lasciar morire le giovani mamme ma le fa partorire, come è accaduto nei giorni scorsi a bordo di una nave della nostra Marina". Perché, ha concluso "se vogliamo cambiare l'Europa" essa si deve occupare di quelle "centomila persone che arrivano dalla Libia".
"Noi andiamo in Ue a chieder conto di questi 300 miliardi di euro annunciati da Juncker per gli investimenti – ha continuato il premier- vogliamo sapere quando li mettono. Smettiamola con la cultura del piagnisteo, noi siamo alla guida dell'Ue, dobbiamo farci valere per quello che siamo. L'Italia è tra i pochissimi a rispettare il 3%" in Europa. Bisogna smettere di vedere l'Europa come nostro nemico, giudice o professore" e di "cospargersi il capo di cenere, convinti di essere salvati" dalla Ue, perchè "tra salva-Stati e salva-banche l'Italia sta dalla parte di chi mette e non di chi prende i soldi".
"Ci sono 300 mld di euro che la Bce ha messo in circolo. Io non parlo ai politici ma alle pmi, alle partite iva, agli artigiani e a chi prende il mutuo. Allora bisogna avere progetti seri e bisogna che le nostre banche, che hanno affrontato stress test con numeri più forti di altre banche in Europa, tirino fuori i denari e corrano il rischio - perchè se fai il banchiere devi correre rischi - e li mettano" nel circuito produttivo.
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