Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

CARONIA: ESPLODE L'INCREDULITÀ, IL PIROMANE DI CANNETO SAREBBE UN GIOVANE DEL LUOGO

Canneto di Caronia: un giovane di 25 anni, Nino Pezzino, sarebbe l’indagato n. 1, colui su cui si appuntano ora i sospetti “per i reati di incendio e danneggiamento seguito da incendi continuati, relativi a diversi episodi incendiari connessi fra loro e commessi nella frazione di Canneto di Caronia”. Gli inquirenti sarebbero impegnati nelle perquisizioni per “individuare (altri, ndr) strumenti atti ad appiccare con rapidità il fuoco, dispositivi generatori di combustione e altre cose pertinenti ai reati per i quali si procede”, come si legge nella nota inviata alla stampa dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina

Caronia (Me), 20/10/2014 - I roghi di Caronia avrebbero ora un colpevole, un giovane di 25 anni, nato e cresciuto là dove gli incendi hanno avuto inizio: nel 2004, dieci anni addietro. Televisori accartocciati dal fuoco d'improvviso, cellulari molto spesso fuori uso, elettrodomestici in fiamme seppure scollegati dalle prese di corrente, materassi fumanti, avvolti da incendi che mandano in combustione solo l’interno”.
Dieci anni di misteri e di ipotesi: ufo, campi elettromagnetici, esperimenti militari. E' certo che a Canneto di Caronia i campi elettromagnetici sembrano 'soffrire' di parossistici sbalzi, ma solo a partire dal 2004. Sfollati, abitanti che si rifiutano di tornare a dormire in casa; istituzioni civili e militari all'opera; fondi impegnati nella ricerca scientifica in zona, i cui risultati sono stati (e sono rimasti) fumosi quanto gli incendi del mistero.
Un giovane di 25 anni, Nino Pezzino, che all’epoca in cui cominciarono i ‘misteri di caronia’, con incendi e strani fenomeni di combustione ed esplosione improvvisa ed inspiegabile perfino per la scienza, ne aveva 15. Eppure sarebbe lui l’indagato n. 1, colui su cui si appuntano ora i sospetti “per i reati di incendio e danneggiamento seguito da incendio continuati, relativi a diversi episodi incendiari connessi fra loro e commessi, fra il 20 luglio 2014 ed il 08 ottobre 2014, nella frazione di Canneto di Caronia”.

E le indagini, a questo punto, dovrebbero dirsi appena all’inizio. Gli inquirenti infatti sarebbero impegnati nelle perquisizioni per “individuare (altri) strumenti atti ad appiccare con rapidità il fuoco, dispositivi generatori di combustione e altre cose pertinenti ai reati per i quali si procede”, come si legge nel dispaccio inviato alla stampa dal Comando Provinciale dei carabinieri di Messina.

“Le attività odierne – scrivono ancora i CC - si stagliano nel contesto di un’indagine per la quale gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo”.

Così Canneto di Caronia e gli UFO, le varie supposizioni di carattere scientifico, esoterico, magico, militare. I segreti di Caronia legati ad esperimenti militari in territorio italiano in grado di causare terremoti; Alieni, incontri ravvicinati, svanirebbero come d’incanto. A Caronia gli oggetti prendono fuoco perché un giovane di 25 anni, piromane dalla nascita, avrebbe sconvolto Caronia e il mondo intero brandendo accendini e diavolerie non ancora del tutto indagate, ma capaci di procurare strani e invisibili incendi, se non dopo che la scintilla è scoccata.

Calogero Beringheli, sindaco di Caronia, appresa la notizia che il giovane sarebbe indagato essendo ritenuto l'autore di alcuni degli incendi inspiegabili di Canneto di Caronia ha alzato le braccia per lo sconforto: "Non voglio credere che sia uno dei residenti il colpevole dei roghi, spero che le indagini continuino e facciano chiarezza". Calogero Beringheli, sindaco di Caronia, si è detto "convinto che Nino Pezzino dimostrerà la sua estraneità ai fatti". "Comunque io stesso, insieme a rappresentanti di forze dell'ordine e giornalisti di tv nazionali, ho visto oggetti prendere fuoco dal nulla. A breve ci sarà un tavolo tecnico a Roma e spero che si vada avanti per studiare questi fenomeni che si ripetono da diversi anni e non sono imputabili a un piromane. Auspico che le istituzioni vadano avanti e studino con la giusta attenzione tutte le possibilità non facendosi influenzare da alcuni episodi".

Il Ministro Angelino Alfano - intanto - ha incontrato nei giorni scorsi presso la Prefettura di palermo il Sindaco del Comune di Caronia, Rino Beringheli, per prendere in considerazione la situazione di Canneto di Caronia, la recrudescenza di fenomeni incendiari e i misteri, accogliendo la richiesta di un presidio permanente dei Vigili del Fuoco in quell'aria marina di Caronia dove ora, assieme ai VVFF si aggirano indagatori i Carabinieri, in cerca di ulteriori indizi che confermino o smentiscano quanto sembra sia venuto alla luce negli ultimi giorni. E la notifica di un avviso di garanzia ne sarebbe l'esito giudiziario: la verita?

Milena Gabanelli a Report, nella puntata intitolata “Investigatori del mistero” del 14 marzo 2010, a cura di Giuliano Marrucci, fece riferimento ai debunkers, coloro che per mestiere fanno gli smascheratori di bufale. Report in sostanza negò la "spontaneità" dei roghi di Caronia che dal 2004 causano danni economici e stress agli abitanti di canneto. Ma il servizio d’inchiesta fu giudicato da molti “troppo leggero” e la stessa Gabanelli fu costretta a leggere in diretta (nella puntata del 18 aprile 2010) una nota e a mostrare i numerosi rotoli di carta igienica che erano pervenuti in redazione assieme a lettere tutte uguali, tutte firmate e recanti un messaggio.

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