Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA, LE CRITICHE DELLA CGIL

[23/10/2014] - Riportiamo alcuni tratti salienti del lungo comunicato del sindacato siciliano che ha proclamato tre iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza Formazione professionale, per chiedere una vera riforma del settore e risposte per lavoratori.
Il calendario di proteste è stato deciso nel corso di un attivo regionale della Flc che ha definito anche le linee guida della piattaforma rivendicativa della organizzazione.
La Cgil e la Flc si stanno spendendo per la vertenza della formazione professionale siciliana, Oggi, ad un mese di distanza dalla pubblicazione del dossier sulla formazione professionale elaborato dalla Flc e dalla Cgil Sicilia, consegnato anche ai funzionari europei ed a quelli dei ministeri presenti nel Comitato di sorveglianza dell’FSE oltre che alla stampa, dossier che ha messo in luce in tutta la loro asprezza le gravi criticità del comparto nella regione ed i non molti punti di forza

La Cgil non intende prestarsi a battaglie di retroguardia o di conservazione di un sistema indifendibile, ma vuole riprendere con i lavoratori e con le forze sane e produttive dell’Isola un dialogo che vada nella direzione della risoluzione possibile della gravissima crisi, trovando anche interlocutori altri, in primo luogo nel Governo nazionale, per la gravità dei problemi da affrontare, e nelle forze produttive siciliane, insieme alle quali sarà necessario ridisegnare le nuove mission, i nuovi perimetri e le soluzioni possibili.

Anche sul ddl di riforma del settore presentato recentemente, la Cgil ha dato un giudizio complessivo che ne apprezza il tentativo di ridisegnare un intero sistema, ma ne ha criticato alcuni aspetti proprio quelli che sembrano essere gli aspetti più incerti dell’altra grande “incompiuta” Crocettiana, che è la riforma degli assetti istituzionali dopo l’abolizione delle province. Ed anche su questo la Cgil ha espresso critiche ed ha avanzato proposte che vanno verso altri modelli nazionalmente condivisi.
Il Ciapi di Priolo, del quale vanno ridiscussi il ruolo e la funzione rischia di trasformarsi nel “carrozzone” che la stampa adombra ogni qual volta si parla del sistema regionale della formazione, e senza alcuna garanzia di continuità e opportunità di lavoro per il personale ad esso affidato dal Governo regionale, sia che si tratti dei lavoratori degli ex sportelli (1750) sia che si tratti di lavoratori licenziati o comunque espulsi dal sistema perché dipendenti di enti disaccreditati (oltre 2000 candidati a Prometeo, la cui lista d’attesa va allungandosi ogni giorno di più via via che si aggiungono ulteriori nomi al lungo e dolente elenco degli enti disaccreditati).
La stessa "agenzia unica" dell'ultimora, se pensata attraverso il Ciapi, rischia di essere un'altro carrozzone; una nuova partecipata, mentre e' all'ordine del giorno del dibattito politico la dismissione di quelle esistenti.

I Servizi per il lavoro

la Flc e la Cgil ritengono che sia necessario modificare le linee guida approvate dalla Giunta, ripristinando il ruolo sussidiario, possibile ai sensi del D. Lvo 276 del 2003
In questi itinerari di certificazione delle competenze e di mantenimento delle stesse andrebbe inquadrato il ruolo principale dell’ente strumentale della regione, il CIAPi di Priolo.

L’Istruzione e la Formazione Professionale

è impensabile che nella Regione Siciliana ciò che nelle altre regioni italiane si compie secondo modelli diversificati ma unificanti sotto molti profili, attraverso forme di sussidiarietà integrativa o complementare, si compia a stento e con una tempistica che realizza interventi triennali in cinque anni, senza certezza della programmazione, senza garanzia per il diritto allo studio di giovani cittadini che per le loro peculiarità sono tra i più deboli e più facilmente preda delle istanze della malavita organizzata.
Va regolarizzata e confermata l’offerta formativa spingendo verso tutte le forme di maggiore integrazione con il sistema pubblico dell’Istruzione e della Formazione Universitaria, anche per la realizzazione e lo sviluppo di quei segmenti (ITS – IFTS – Poli Tecnico – Professionali) oggi mancanti quasi del tutto e rivolti alla formazione terziaria non accademica.

La seconda annualità del c. d. “Piano Giovani”

Va avviata immediatamente sostenendone l’avvio con adeguate risorse sia finanziarie che umane la seconda annualità del c.d. Piano Giovani, integrando in esso anche le risorse disponibili sulla ”Garanzia Giovani” per voucher e tirocini, senza volersi illudere che Garanzia Giovani possa configurarsi diversamente da quello che nazionalmente è, cioè un intervento “ assistenziale” nei confronti dei giovani neet, che vanno “riattivati”, ed attraverso questa “riattivazione assistita” possano re immaginarsi in modo diverso.
La direttiva non prevede in maniera esplicita l’ammortizzatore sociale che dovrebbe intervenire per il personale in eccedenza.
Queste condizioni sono inaccettabili anche per il sindacato che non vede in esse alcuna tutela per i lavoratori.
Le risorse ed i vincoli del Patto di Stabilità
Va riaperta la trattativa tra Regione e Governo nazionale per la esclusione dai vincoli dei patti di stabilità di tutte le risorse da destinare a formazione ed istruzione In nessun caso però i limiti dettati dallo sforamento del patto possono costituire un alibi per responsabilità tecnico organizzative della amministrazione regionale che avrebbe dovuto per tempo provvedere a riorganizzarsi ed a procedere con la necessaria speditezza e funzionalità, e che invece appare arrancare in un disastroso e contorto percorso di cui non si comprendono appieno né gli obiettivi né la direzione intrapresa.

Sono necessari ed urgenti:
• la decretazione delle intese istituzionali per la concessione della CIG in deroga
• un nuovo e rafforzato assetto della pianta organica del dipartimento formazione professionale per renderlo capace di gestire tempi e procedure normalizzati
• un tavolo tra organizzazioni sindacali, governo regionale ed amministrazione per definire i contorni del nuovo bando triennale per la formazione a valere sulla nuova programmazione;
• un piano pluriennale di aggiornamento e riconversione del personale rimasto privo di incarico, da affidare al Ciapi;
• un sistema di vigilanza costante rispetto ai requisiti previsti dall’accreditamento.
Il tavolo di crisi nazionale con i Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico

Contestualmente alla presentazione alla stampa del dossier, la Cgil e la Flc hanno chiesto ai ministri Poletti e Guidi la urgente convocazione di un tavolo di crisi nazionale.
Infine, ai nostri detrattori diciamo che non temiamo il confronto, che affrontiamo il merito delle questioni e in questa durissima vertenza siamo pronti anche ad azioni drastiche per disincagliarla dalle secche alle quali sembra essersi arenata, ma che la coerenza dell’azione della Cgil e della Flc è tutta sui nostri siti, nelle denunce coraggiose, nella elaborazione politica e nella costante critica sociale nei confronti dei governi, che la Cgil non ha “governi amici”, nella ricerca di soluzioni possibili anche se talvolta dolorose e nella costante azione di supporto ai lavoratori, di tutela dei loro diritti individuali e collettivi.
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Il testo riprodotto è tratto da www.asasicilia.org



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