Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

RAI, LOTITO: «SCIOGLIERE IL CDA E RIPARTIRE CON NUOVE PROSPETTIVE»

Roma, 26 novembre 2014 - Il caos di questi giorni ai vertici della Rai sta confermando l’instabilità della tv di Stato italiana. Il governo, tramite il decreto Irpef del 24 aprile 2014, ha disposto un prelievo, entro la fine dell’anno, di 150 milioni di euro direttamente dalle casse dell’azienda. Già nei giorni scorsi il Direttore Generale Luigi Gubitosi e il Presidente Anna Maria Tarantola hanno provato a mediare inviando una missiva ai ministri Padoan e Guidi. Ieri, però, il consiglio d’amministrazione della Rai ha approvato, con 6 voti favorevoli su 9, un documento che vincola l’azienda a presentare ricorso al Tar o al giudice ordinario.
Una decisione, quella del CdA, che è sfociata in un fiume di polemiche. Gubitosi ha dichiarato la disposizione di fare ricorso «un atto inopportuno»; il ministro Alfano ha parlato di «gesto stupido», mentre il consigliere Luisa Todini – che comunque ricoprirà la carica di presidente di Poste Italiane – ha rassegnato le dimissioni, in polemica con la decisione del Consiglio. A votare a favore sono stati i consiglieri Verro, De Laurentiis, Rositani, Pinto, Tobagi e Colombo. Contrario, oltre alla Todini, anche Luigi Pilati. Unica astenuta: Anna Maria Tarantola.

Sul caos di questi giorni, è intervenuto il Segretario nazionale Rai del sindacato autonomo Cisal Comunicazione, Angelo Lotito, che ha dichiarato «l’inammissibilità di una situazione simile in un momento così delicato quale quello attuale. Se la Rai – ha detto ancora Lotito – e in particolare i vertici dell’azienda si trovano in una situazione simile il problema è serio. Noi di Cisal Comunicazione – ha concluso il Segretario – crediamo che sarebbe più sensato sciogliere il Consiglio di Amministrazione per riformare e rafforzare i vertici dell’azienda, e ripartire con nuove prospettive di sviluppo che, a quanto pare, al momento non possono esistere, poiché a farla da padrona sono le divisioni interne».

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