Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

LADRI DI BESTIAME NEL PARCO DEI NEBRODI, 2 ARRESTI IN FLAGRANZA

I ladri di bestiame sono Biagio Salvatore Borgia di 28 anni, nato a Militello Rosmarino (Me) e Carmelo Galati Massaro, 40 anni, di Biancavilla (Ct). I due avevano già caricato i bovini su un furgone Fiat Scudo e stavano dileguandosi sulla Provinciale 164, verso l'abitato di Sant’Agata Militello ma la Polizia li ha bloccati

Sant’Agata Militello (Me), 20/04/2015 - L’ennesimo caso di abigeato, furto di bestiame, sabato sera, intorno alle 23.00, in c.da Iria, Sant’Agata Militello. I poliziotti del Commissariato di Sant’Agata di Militello, nel corso di mirati servizi, li hanno beccati in flagranza di reato ed arrestati, riuscendo anche a recuperare gli animali. I ladri di bestiame, entrambi noti alle Forze dell’Ordine ed arrestati per reati specifici, avevano già caricato i quattro bovini su un Fiat Scudo e stavano scappando ad alta velocità sulla Provinciale 164, direzione centro abitato di Sant’Agata Militello, quando sono stati bloccati dalla Polizia.

Stipati all’interno del cassone posteriore, i quattro animali, del peso medio di circa 200 kg ciascuno, stavano ammassati uno sopra l’altro ed imbrattati di feci. Il personale Asp che li ha visitati, ha riscontrato uno stato di affanno, confusione e difficoltà respiratoria.
Si è poi proceduto all’identificazione degli animali mediante lettura dei boli elettronici. Inoltre è stato evidenziato che due bovini presentavano a livello dei padiglioni auricolari dei tagli tipici di identificazione (marchi), mentre gli altri due presentavano i padiglioni auricolari con evidenti fori, probabilmente dovuti all’asportazione delle marche auricolari.

I due responsabili del furto, Biagio Salvatore Borgia di 28 anni, nato a Militello Rosmarino (Me) e Carmelo Galati Massaro, 40 anni, sono stati arrestati per furto di animali in concorso e deferiti in stato di libertà per maltrattamento di animali. Sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del Commissariato di P.S., in attesa del rito direttissimo che si svolgerà in data odierna.
Proseguono le ricerche dei complici dei due arrestati, fuggiti a bordo di un’automobile.
L’operazione di sabato si aggiunge ai numerosi controlli effettuati nell’ultimo mese da parte degli agenti del locale Commissariato, che hanno portato alle denunce in stato di libertà di allevatori di San Salvatore di Fitalia e di Frazzanò per ricettazione e di alcune macellerie locali per macellazione di animali, produzione e preparazione di carni in luoghi diversi dagli stabilimenti o locali riconosciuti e messa in commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione.
I ladri di bestiame sono Biagio Salvatore Borgia di 28 anni, nato a Militello Rosmarino (Me) e Carmelo Galati Massaro, 40 anni, di Biancavilla (Ct). I due avevano già caricato i bovini su un furgone Fiat Scudo e stavano dileguandosi sulla Provinciale 164, verso l'abitato di Sant’Agata Militello ma la Polizia li ha bloccati. Entrambi sono già noti alle Forze dell’Ordine. 
Appresa la notizia degli arresti eseguiti dal Commissariato di P.S. di S. Agata di Militello in flagranza di reato, il Presidente del Parco Giuseppe Antoci interviene con forza e decisione in merito all’annosa vicenda degli abigeati nel territorio dei Nebrodi.
“Il nostro territorio ha subito per anni questo triste fenomeno tipico dei Nebrodi che spesso viene accompagnato dalla modalità estorsiva del c.d. “cavallo di ritorno”.
Gli arresti di oggi compiuti dalla Polizia di Stato e le altre operazioni di servizio condotte dalle altre Forze dell’Ordine, rivolte anche alla tutela alimentare, dimostrano che è possibile scardinare definitivamente la piaga degli abigeati, e sono il segnale migliore che gli imprenditori agricoli dei Nebrodi possano ricevere in questo momento storico”.
Sentiamo molto vicina l’attenzione del Prefetto di Messina Stefano Trotta e di tutte le Forze dell’Ordine che, coordinati dal Procuratore della Repubblica dott.ssa Rosa Raffa, lavorano ogni giorno a tutela di quegli allevatori che fanno del loro lavoro quotidiano esempio di sacrificio ed abnegazione dichiara Giuseppe Antoci.

A loro il Presidente Antoci sarà vicino anche attraverso la forte sinergia attuata dal Corpo di Vigilanza del Parco con le Forze dell’Ordine e la Procura per porre in essere tutte le necessarie contromisure finalizzate a debellare definitivamente questo triste fenomeno, peraltro talvolta collegato anche ad altri reati (dal maltrattamento degli animali alla macellazione clandestina, quest’ultima diretta conseguenza dei furti di bestiame).

Il Parco in questi giorni sta predisponendo il marchio di qualità per gli imprenditori del territorio: appare chiaro che nei disciplinari che si stanno definendo una parte importante sarà riservata al concetto di legalità. Non si può pensare a Nebrodi sviluppati, competitivi e qualitativamente avanzati se non si estirpano dal nostro territorio coloro che dell’illegalità fanno il loro lavoro quotidiano a discapito dei tanti allevatori onesti che invece si sacrificano ogni giorno per operare nel rispetto della legge.
Il Presidente, nel ringraziare ed esprimere vivi complimenti per il lavoro svolto, si dichiara convinto che un tempo nuovo sia iniziato sui Nebrodi.
Sono segnali come quello odierno che dimostrano che occorre avere fiducia nelle Istituzioni conclude Antoci, invitando pertanto gli allevatori oppressi a denunciare senza indugi.

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