Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

I ART A PALERMO, EUGENIO BARBA E L’ODIN TEATRET PER MASTERCLASS 5 E 6 MAGGIO

 La “differenza culturale come conquista”, il metodo del grande regista raccontato ad attori, allievi e al pubblico siciliano alla ricerca delle proprie identità plurali

Palermo, 3 maggio 2015 - Considerato tra gli ultimi registi viventi ad aver fondato un metodo, Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret, sarà a Palermo nei prossimi giorni insieme con l’attrice Julia Varley per uno degli appuntamenti più attesi di I ART, il progetto finanziato con fondi UE (Po Fesr 2017-2013, Catania comune capofila) che intende rinnovare le identità siciliane attraverso i linguaggi plurali delle arti contemporanee. Fra queste il teatro. L’appuntamento con Barba, Varley e la storia dell’Odin Teatret sarà il 5 e 6 maggio, nei Cantieri alla Zisa, con la Masterclass “Pensare per azioni”, seminario a numero chiuso con 40 iscritti fra cui attori e allievi di scuole di teatro in programma martedì 5 (Spazio Tre Navate, via Paolo Gili 4); e l’indomani, 6 maggio, con la Conferenza aperta al grande pubblico e ospitata nella Sala De Seta, sempre alla Zisa, dalle 10 alle 13. Titolo “Il teatro che danza”. Al centro del racconto, condiviso con il pubblico di Palermo, sarà l’esperienza di un gruppo di uomini e donne, gli attori dell’Odin Teatret, storica realtà teatrale d’avanguardia in Danimarca: nata su teste diverse, ne ha di fatto preservato l’integrità di ognuna. Un metodo, quello di Barba, che della diversità culturale e delle singole prospettive di ognuno ha fatto la propria bandiera e un continuo arricchimento per tutti che il maestro verrà a raccontare a Palermo, e a quella Sicilia riunita sotto il manifesto di I ART.
Dal 4 all’8 maggio, sempre nell’ambito di I ART, riprendono a Palermo i laboratori dedicati alle arti performative e al design. All’Abbazia di San Martino in programma un workshop di gioielleria contemporanea a cura di Roberto Intorre, architetto e handmade designer. Mentre nei Cantieri alla Zisa i creativi di Aesop Studio (specializzati nella video arte) si cimenteranno con "LIVING WALLS - VIDEOMAPPING WORKSHOP". Ai partecipanti verranno mostrate le nuove tecnologie e tecniche digitali della proiezione architettonica e/o urbana. L’obiettivo sarà quello di elaborare e presentare un progetto individuale.

La masterclass (5 maggio, Cantieri della Zisa, Sala Tre Navate)
La masterclass “Pensare per azioni” tratterà i diversi livelli drammaturgici di uno spettacolo teatrale e gli aspetti fondamentali dell'antropologia teatrale, dalle tecniche di movimento/azione, al concetto teatrale di immobilità statica/dinamica; dalla tecnica di montaggio alla relazione con il testo e la narrazione, la percezione dell’attore, del regista e dello spettatore.

La conferenza (6 maggio ore 10/13, Cantieri della Zisa, Sala De Seta)
Nella conferenza “Il teatro che danza” Eugenio Barba e Julia Varley racconteranno temi, problematiche, crisi e dinamiche di un gruppo che si è mantenuto in vita per 50 anni, portando avanti uno stile, quello dell’Odin Teatret, che è diventato modello di vita e di lavoro. Sarà presentato il film “La conquista della differenza”, tratto dall’omonimo volume autobiografico in cui Barba ripercorre i cinquant’anni di vita della sua compagnia, punto di riferimento mondiale del teatro antropologico e multiculturale. A Palermo saranno proiettate alcune scene del film, prezioso documento degli spettacoli più importanti dell’Odin Teatret, dal 1964 ad oggi. Quindi Ferai (1969), Min Fars Hus (La casa di mio padre) (1972), Le ceneri di Brecht (1980), Il gospel secondo Oxyrhincus (1985), Talabot (1988), Itsi Bitsi (1991), Kaosmos (1993) e Mythos (1998) fino ai lavori più recenti: Sale (2002), Grandi città sotto la luna (2003), Il sogno di Andersen (2005), lo splendido Ur-Hamlet e il Don Giovanni all'Inferno, nel 2006. Eugenio Barba ha diretto 65 spettacoli in 50 anni di attività.

Eugenio Barba, notizie sul regista
Originario di Brindisi e cresciuto nei rigidi ranghi militari della Nunziatella, Eugenio Barba ha lasciato presto l’Italia per la Norvegia, prima, per la Polonia poi, dove è diventato uno degli allievi più attivi di a Jerzy Grotowski, nel Teatr 13 Rzedow di Opole. Dopo un netto ma importante contatto con il Kathakali indiano, Barba è tornato a Oslo nel 1964, ma senza fortuna. Fu anzi parecchio osteggiato dai circoli artistici razionalisti, poco inclini ad accettare una testa diversa, soprattutto di un Paese che non aveva brillato.

Ulteriori info sul sito www.i-art.it

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