Concorso dirigenti scolastici: scelta la data del 23 maggio per precise esigenze tecniche e organizzative

Concorso per dirigenti scolastici del 23 maggio: precisazioni del Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione Roma, 17 maggio 2024 -  Il Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione del Mim chiarisce che la scelta di fissare in tutta Italia la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici in data 23 maggio risponde a precise esigenze tecniche e organizzative legate, in particolar modo, alla disponibilità delle postazioni informatiche nelle scuole che sono sedi di svolgimento del concorso. Infatti, si sono dovute evitare le giornate del mese di maggio maggiormente impegnate dalle scuole per lo svolgimento delle prove INVALSI riferite alle classi terminali del primo e del secondo ciclo di istruzione e alle classi campione.   Detta scelta, che attiene alle autonome determinazioni della dirigenza preposta, non interferisce con la giornata di commemorazione del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta assassina

EUROPA DELLE BANCHE: PERCHÉ IL SISTEMA EUROPEO NON PUÒ FUNZIONARE

Pubblichiamo l'articolo del dott. Francesco Caizzone, commercialista, alla vigilia del voto sul referendum greco, quando i leader di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Furlan e Barbagallo, fanno appello allo scopo di fare convergere tutti gli sforzi per rafforzare la permanenza della Grecia nell'Unione Europea: "consentendo una ristrutturazione del debito con tempi flessibili, in modo da consentire un percorso di crescita sostenibile". I leader sindacali sollecitano una soluzione che non scarichi tutto su lavoratori e pensionati. I tre leader hanno inoltre chiesto a tutti i leader greci di trovare "una via d'uscita in linea con lo spirito dell'integrazione europea"

04/07/2015 - La moneta euro non è idonea al sistema europeo perchè le varie economie degli Stati che lo compongono sono molto differenti tra loro (***). Gli Stati con economia forte tipo la Germania e pochi altri, che sul mercato internazionale sono presenti con i loro prodotti a domanda rigida (*) hanno posizione dominante rispetto agli altri a partire dalla Grecia seguita da Italia, Portogallo, Spagna che sono e rimangono deboli. Questi ultimi non hanno più nulla da offrire sul mercato internazionale a causa della moneta forte, ma quello che è peggio (DEVASTANTE) è che non possono produrre neanche per loro stessi.

La prova di quanto appena affermato è nella organizzazione dell'economia(**), infatti, la distribuzione in questi paesi è nelle mani delle grandi multinazionali (grazie alla moneta forte e alle regole truccate, in Italia tramite gli studi di settore) le quali si approvvigionano sui mercati dove il valore della moneta è molto basso (parliamo di beni primari principalmente di alimentari).

Allargando il ragionamento (già ampiamente chiarito quando abbiamo trattato degli Studi di Settore), con un esempio che può sembrare banale, la moneta forte impedisce al sistema produttivo italiano (Greco, Portogallo, Spagna con economie deboli) produrre a partire dall'alimento patate o arance poichè si trovano nella grande distribuzione a € 0,50 al kg, per passare alla carne, ai latticini e a quant'altro. Il prezzo basso rende fallimentare la produzione di tali alimenti e prodotti in loco. In pratica, i produttori italiani sono ESCLUSI dalla grande distribuzione (potenze finanziarie) come i produttori Greci e altri (elencati sopra) già da parecchi anni, pressappoco dall'entrata dell'Euro (grazie a chi ha voluto l'Euro e gli Studi di Settore).

Tutto ciò premesso, andiamo a verificare nello specifico la situazione della Grecia. Ammettiamo che quest'ultimo prestito gli venga accordato, di fatto non cambierebbe nulla, al massimo sposteranno di qualche mese il problema, perché la quota rimasta per il pagamento di stipendi e pensioni (quelli che restano in piedi dopo i tagli che le hanno imposto) andrebbe principalmente destinata ai beni di primaria necessità ovvero alimentari al supermercato (ecco il circolo vizioso rimesso in moto: la grande distribuzione si approvvigiona all'estero moneta debole o con prodotti di scarto (***), giammai questo prestito alla Grecia servirà ad alimentare il sistema produttivo del paese. Ovvero l'esempio delle patate o arance o le mozzarelle a 2,00 Euro al kg di cui sopra, le imprese del luogo come potrebbero produrre un qualcosa che se vanno al supermercato la trovano alla metà del prezzo che gli costerebbe a loro per produrla?

Infatti le imprese che ci hanno provato sono fallite (in Italia abbiamo avuto picchi di chiusura di più di mille imprese al giorno, ovviamente tutte soggette agli studi di settore). Ecco la più banale delle domande: in quel paese le tasse chi le dovrà pagare? Non certo le imprese che non producono nulla, ne tanto meno reddito da sottoporre a tassazione. Le pensioni sono partite di giro, (o dai € 10.000,00 all'anno che al netto delle tasse diventano € 8.000,00 oppure dai direttamente € 8.000,00, non cambia nulla. Lo stesso dicasi per il pubblico impiego).

Per l'Italia, i padroni del FEUDO con i loro complici in loco, per completare l’opera hanno applicato anche gli studi di settore (vedi trattazione argomento a parte). Sempre disponibile a qualsivoglia chiarimento sugli argomenti già trattati che di seguito si
elencano:
 Report soluzione crisi Italia.
 Inclusi gli aggiornamenti di Report fino al 6°.
 Debito pubblico, dove sono finiti i soldi.

Francesco Caizzone
caizzonedrfrancesco@libero.it
tel. 3386552338

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