Concorso dirigenti scolastici: scelta la data del 23 maggio per precise esigenze tecniche e organizzative

Concorso per dirigenti scolastici del 23 maggio: precisazioni del Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione Roma, 17 maggio 2024 -  Il Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e formazione del Mim chiarisce che la scelta di fissare in tutta Italia la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici in data 23 maggio risponde a precise esigenze tecniche e organizzative legate, in particolar modo, alla disponibilità delle postazioni informatiche nelle scuole che sono sedi di svolgimento del concorso. Infatti, si sono dovute evitare le giornate del mese di maggio maggiormente impegnate dalle scuole per lo svolgimento delle prove INVALSI riferite alle classi terminali del primo e del secondo ciclo di istruzione e alle classi campione.   Detta scelta, che attiene alle autonome determinazioni della dirigenza preposta, non interferisce con la giornata di commemorazione del giudice Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta assassina

LEGGE 104: 23 ANNI DI INADEMPIENZE CONTRO I DISABILI, FORZA NUOVA A FIANCO DEGLI ITALIANI PIÙ DISCRIMINATI”

“La mancata ottemperanza delle direttive legislative sull’ integrazione scolastica degli alunni con disabilità è palese e documentata su tutto il territorio nazionale, anche se con aree di maggior impatto rispetto ad altre, e Forza Nuova, tramite il proprio Dipartimento Disabilità, con questa azione capillare di denuncia si schiera a fianco degli italiani più discriminati”, Daniele Brogi, responsabile nazionale del dipartimento, spiega così l’affissione, davanti alle scuole elementari di Vigevano, Roma e Palermo, di numerosi striscioni

Palermo, 08/10/2015 – “Legge 104: 23 anni di inadempienze contro i disabili, Forza Nuova c’e'”, il messaggio è chiaro: “Siamo costretti a registrare ben 23 anni di conclamata omissione delle stesse leggi della Repubblica Italiana – prosegue Brogi – senza che nessuno si sia coerentemente pronunciato in merito: Governi, di destra e di sinistra, Associazioni, garanti parolai del contrasto alle discriminazioni; il tutto a discapito dell’intera comunità nazionale, delle famiglie gravate direttamente dalla presa in carico del problema, lasciate sole nell’ utopica missione di garantire ai disabili ‘la maggior dignità concepibile’, oltre che a sopperire ad ogni altra necessità. Molti italiani più deboli sono condannati così al futuro di un passivo mantenimento, da parte dello Stato e delle associazioni di settore, a causa del mancato o insufficiente intervento nel momento ottimale, l’età infantile, per il loro sviluppo fisico ed intellettivo, come sarebbe previsto dagli articoli della legge 104/92″.

“Il Dipartimento Disabilità – conclude Brogi – offre, quindi, il proprio supporto, morale e legale, a tutte quelle famiglie italiane che non intendano rassegnarsi alla mancata applicazione delle leggi esistenti, nella coerente consapevolezza di quanto espresso nella stessa Costituzione all’ art. 3:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge […]. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.

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