Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

AGRICOLTURA, STOP AI FITOSANITARI, LOMBARDO: "EMERGENZA PER MIGLIAIA DI AZIENDE"

25/11/2015 - "Siamo letteralmente alla vigilia di una vera e propria emergenza per il fondamentale comparto dell'agricoltura e ancora una volta dalla Regione viene solo un agghiacciante silenzio."
Con queste parole Toti Lombardo ricorda che da domani migliaia di piccoli agricoltori siciliani saranno costretti a ridurre considerevolmente, se non addirittura ad interrompere le proprie attività perché da domani entrerà in vigore il divieto, imposto da una direttiva comunitaria recepita in Italia nel 2012, di vendita di prodotti fitosanitari per l'agricoltura a soggetti privi del patentino fitosanitario.

Il parlamentare del MpA ha presentato oggi una interrogazione al Governo della Regione per chiedere come sia possibile che di fronte ad una normativa così stringente entrata in vigore da oltre tre anni la Regione abbia mosso solo pochi, tardivi e timidi passi nel mese di dicembre scorso, avviando concretamente le attività formative soltanto a giugno del 2015.
"Ad oggi - afferma Lombardo - è praticamente impossibile per migliaia di piccoli imprenditori agricoli l'acquisizione del patentino e ancora oggi, alla vigilia del blocco delle vendite, sono attivi corsi di formazione soltanto per poche decine di agricoltori, a fronte delle migliaia di richieste."
"È fondamentale che il Governo regionale dia un segnale di vitalità, attivandosi sia per l'accelerazione e l'incremento delle attività formative tramite i SOAT, sia per una proroga della scadenza, sia infine per un vero piano regionale.

Di fronte alla già gravissima crisi del settore agricolo, un ulteriore motivo di blocco generalizzato delle attività potrebbe divenire davvero il colpo di grazia per migliaia di piccole imprese che non possono essere costrette a chiudere o, forse peggio, ricorrere al mercato nero con gravissimi rischi per la salute dei consumatori e degli stessi agricoltori."
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XVI Legislatura ARS

INTERROGAZIONE
(risposta scritta)

- Notizie in merito al Piano Regionale d’Azione sull’acquisto, impiego e regolamentazione dei c.d. prodotti “fitosanitari”.
All’Assessorato regionale dell’agricoltura dello svulluppo rurale e della pesca mediterranea, premesso che:




La Direttiva 2009/128/CEE, ha istituito un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi.

Con la Direttiva sull'uso sostenibile dei pesticidi (Sustainable Use Directive =Sud) a livello comunitario si è regolata anche la fase dell'uso dei prodotti fitosanitari, rendendola maggiormente conforme ed orientata alla sostenibilità nei confronti della salute umana e dell'ambiente, promuovendo l’impiego "della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi, quali alternative non chimiche ai pesticidi".
La Direttiva ha riguardo a quel gruppo di pesticidi noti come "Prodotti Fitosanitari", ai sensi del Reg. (CE) 1107/2009.
La Sud prevede, in primo luogo, l'obbligo della predisposizione e della conseguente trasmissione, da parte degli Stati membri, alla Ue e agli altri Stati membri, dei Piani d'Azione Nazionali, entro il 26 novembre 2012.
Gli Stati membri sono tenuti ad indicare nei Piani le modalità di attuazione delle diverse misure della Direttiva.

Successivamente, dovranno essere disciplinati i percorsi di formazione per gli addetti ai lavori, ovvero gli utilizzatori professionali, i distributori e i consulenti.

Inoltre, è previsto che vengano specificate le prescrizioni per la vendita dei prodotti fitosanitari, gli elementi per i processi di informazione e sensibilizzazione, le regole per l'ispezione delle attrezzature in uso, quelle per l'irrorazione aerea.

Infine, i Piani, secondo la direttiva comunitaria, prevedranno: le disposizioni in materia d'informazione, le misure specifiche per la tutela dell'ambiente acquatico e dell'acqua non potabile, le misure per la riduzione dell'uso dei prodotti fitosanitari o dei rischi in aree specifiche, i provvedimenti per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari, il trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze, la promozione della difesa integrata e la messa a punto di indicatori di rischio.

La Regione Sicilia, tramite un Decreto interdipartimentale dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, e dell’Assessorato della Salute n° 6402 del 12/12/2014, ha inteso dare seguito al Piano d’Azione Nazionale in materia di utilizzo e accesso ai c.d. “fitosanitari”, disciplinando specificatamente il sistema di formazione e di rilascio delle abilitazioni per le attività di distribuzione, consulenza, acquisto e utilizzo di prodotti fitosanitari.
La novità più importante e che desta maggiori perplessità in ordine sia alle modalità di attuazione che alle conseguenze economiche, riguarda l’introduzione di un patentino obbligatorio per l’acquisto di questo gruppo specifico di pesticidi, noti come fitosanitari.

Il “certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari” (così, infatti, è chiamato il patentino) è il documento abilitante all’acquisto e/o utilizzo dei prodotti fitosanitari destinati ad uso professionale.
Il patentino certifica che l’ “utilizzatore professionale” in possesso di esso è consapevole dei rischi connessi a tale attività e all’impiego e alla conservazione in azienda dei prodotti fitosanitari: l’eventuale utilizzo improprio di questi prodotti potrà esporlo a sanzioni amministrative e/o penali da parte degli organi di controllo.
La normativa che regola il rilascio del patentino è costituita innanzitutto dal Decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”, dal Decreto 22 gennaio 2014 “Adozione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi del decreto legislativo 14 agosto 2012” (il cosiddetto PAN) e, a livello regionale, dal Decreto interdipartimentale dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Marittima e dell’Assessorato della salute n° 6402 del 12/12/2014.
Sino alla data del 26 novembre 2015 il patentino, secondo la normativa precedente, era necessario per acquistare i prodotti fitosanitari classificati come molto tossici (T+), tossici (T) e nocivi (Xn); i prodotti classificati come irritanti (Xi) e quelli non classificati (Nc) possono essere acquistati liberamente.
Cosniderato che:
A partire dal 26 novembre 2015, il patentino diventa obbligatorio per acquistare e utilizzare tutti i prodotti fitosanitari destinati a un uso professionale a prescindere dalla loro classificazione ed etichettatura di pericolo; occorrerà essere in possesso del patentino anche per il solo utilizzo di questi prodotti.
Coloro che saranno sprovvisti di questa autorizzazione potranno, quindi, acquistare e usare unicamente i prodotti fitosanitari destinati ad un uso non professionale.

Considerato, inoltre, che:
Dal 26 novembre 2015 sono previste modifiche per l’acquisizione e il rinnovo del certificato di abilitazione alla vendita sarà così necessario un certificato anche per lo svolgimento dell’attività di consulente.
Visto che:
A decorrere dal 26/11/2015, l’utilizzatore professionale che acquista per l’impiego diretto, per sé o per conto terzi, prodotti fitosanitari e coadiuvanti, deve essere in possesso del certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo, rilasciato in applicazione delle sopracitate indicazioni.
Considerato, inoltre, che:
Chiunque intenda svolgere un’attività di consulenza sull’impiego dei prodotti fitosanitari e dei coadiuvanti, deve essere in possesso di specifico certificato di abilitazione rilasciato in applicazione delle altresì citate disposizioni.
Decorrendo il giorno 26/11/2015 il certificato di abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari, rilasciato in applicazione delle presenti disposizioni, costituirà un essenziale elemento obbligatorio per la distribuzione sul mercato (all’ingrosso o al dettaglio) di tutti i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali.

Valutato che:
Entro il 31/12/2015, ai certificati si inizierà ad attribuire, con modalità informatica, una numerazione progressiva unica regionale, distinta per tipologia di certificati.
Per sapere:
Se, oltre al decreto interdipartimentale n.6402 del 12 dicembre 2014, è prevista la redazione di un vero e proprio Piano Regionale d’Azione;
qual è, nello specifico, l’ufficio preposto all’organizzazione dei corsi e al rilascio dei “patentini”, stante la non chiarezza del decreto interdipartimentale oggetto dell’interrogazione odierna;
quali e quanti corsi sono stati fino ad ora organizzati dai competenti Uffici a livello provinciale;
quali misure sono state poste in essere al fine di sopperire ad eventuali carenze funzionali degli Uffici preposti;
se sono stati valutati e calcolati i danni conseguenti dall’impossibilità di accedere ai corsi, e quindi, di acquisire tali patentini;
se, infine, si è avviata una interlocuzione fattiva con la Direzione Generale dello Sviluppo Rurale presso il Ministero delle Politiche Agricole affinchè il Governo nazionale si attivi al fine di concedere una proroga del termine perentorio del 26 novembre 2015;
(Gli interroganti chiedono risposta scritta con urgenza)


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