Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

ALFANO MINACCIATO DI MORTE DALLA MAFIA: "SALVINI, IL BULLO DEL QUARTIERINO, CONTINUERÀ A INSULTARE ANCORA? "

21/11/2015 - "Dopo le rivelazioni di Corleone, Matteo Salvini, il bullo del quartierino, continuerà a insultare ancora Angelino Alfano?". Attorno al il ministro dell'interno si stringono tutti i suoi fedelissimi, ma non solo, dopo le minacce ad Alfano e gli arresti operati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Sei allevatori appartenenti alla cosiddetta mafia rurale, adepti di Salvatore Riina, da più di 20 anni ormai al 41 bis, progettavano un piano per l'uccisione del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ritenendolo responsabile dell'aggravamento del carcero duro ai mafiosi, e tra questi proprio Totò Riina.
"Dobbiamo fargli fare la fine di John Fitzgerald Kennedy". Questa la sorte che la mafia di campagna voleva riservare al ministro dell'interno, secondo una intercettazione-rivelazione, stando alla quale la mafia di Corleone rivela che Cosa nostra aveva un piano per riservare al ministro Alfano la stesa sorte di Kennedy, per punirlo di avere tradito le attese dei mafiosi attualmente al carcere duro, anche se "prima si è preso i nostri voti...", accusa che verrebbe mossa ad Alfano.
Pietro Masaracchia: "Questo Angelino Alfano è un porco con le persone, chi minchia glielo ha portato allora qua con i voti di tutti... degli amici... E' andato a finire insieme a Berlusconi ed ora si sono dimenticati di tutti... Dalla galera si dicono cose tinte su di lui, ed io gliel'ho detto a Vincenzo, se siamo, se c'è l'accordo... lo fottiamo a questo... lo fottiamo, gli cafuddiamo una botta in testa... ci vuole un po' d'impegno, gli cafuddiamo una botta in testa. (...) A Kennedy chi se lo è masticato. Non ce lo siamo masticato noi là in America. (...) Ha fatto le stesse cose che ha fatto Angelino Alfano... che prima è salito con i voti di Cosa Nostra americana e poi gli ha voltato le spalle... Eh, se non ci difendiamo...".
Su Twitter non mancano i messaggi di solidarietà. Simona Vicari: "Il progetto criminale contro Angelino Alfano rafforza la convinzione di essere sulla strada giusta. Avanti Angelino! L'Italia onesta è con te!".
Nero di Seppia: "Sconfiggere questi maledetti e liberare la mia terra dalla mafia vale più di ogni altra cosa"
Gioacchino Alfano: "Noi siamo con @angealfa contro tutte le Mafie".
Giuseppe Castiglione: "Riflessioni serali, massima solidarietà ad @angealfa!".
Salvo Tomarchio: "La mafia vuole morto chi la combatte davvero. Solidarietà al Ministro Alfano, continuiamo cosi!".
Dorina Bianchi: "Solidarietà a @angealfa Vicini a lui e a tutti quelli che non retrocedono di un passo di fronte a mafia e la combattono".
Dore Misuraca: "Sono vicino all'amico Angelino Alfano, destinatario di gravissime minacce da parte della mafia".
cicchitto ‏@cicchitto: "Adesso dopo le rivelazioni di #Corleone vediamo se @matteosalvinimi,il bullo del quartierino, continuerà a insultare".
Simona Vicari: "Il progetto criminale contro @angealfa rafforza la convinzione di essere sulla strada giusta. Avanti Angelino! L'Italia onesta è con te!

Solidarietà ad Alfano da D’Asero e Gruppo Ncd all’Ars: “Angelino, sappiamo che saprai mantenere la tua linea di fermezza”

“Il patrimonio di Cosa nostra ha subito un duro colpo in quest’ultimo periodo di ferrea applicazione della legge sul sequestro dei beni, così come numerose operazioni finalizzate ad arresti, che hanno minato la base e i vertici di molte famiglie mafiose, sono state portate a termine – dice, a nome del Gruppo NCD all’Ars il suo presidente, Nino D’Asero, esprimendo solidarietà e vicinanza al leader nazionale del partito – Le minacce mafiose, se pur nella loro drammaticità, si trasformano in un vero e proprio riconoscimento dell’operato del ministro Angelino Alfano. Il malaffare lo teme e la nazione trae giovamento dal suo integro impegno, specialmente in un periodo così drammatico, preoccupante, che vede la lotta alla mafia affiancata dal rafforzamento delle misure di contrasto al terrorismo politico”.
“La nostra solidarietà, quindi, al ministro e all’uomo che – conclude D’Asero – sappiamo saprà continuare sulla linea di fermezza che ha sempre tenuto e con l’abnegazione che nessuno può non riconoscergli”.

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