Angelina Mango il 2 agosto a Bagheria (unica data in Sicilia)

2^ edizione del PICCOLO FESTIVAL, 2 agosto – Piccolo Parco Urbano di Bagheria. Ecco i nomi dei primi due ospiti: UNICA DATA IN SICILIA di ANGELINA MANGO, vincitrice del Festival di Sanremo 2024 e la band rivelazione BNKR44   Palermo, 28 marzo 2024 -  Angelina Mango (unica data in Sicilia) , vincitrice del  Festival di Sanremo 2024 ,  e la band rivelazione  BNKR44 , sono i primi due artisti protagonisti della seconda edizione del  PICCOLO FESTIVAL  – che nella prima edizione ha ospitato  Chiello, Bresh e Giuse The Lizia  - organizzato  da GoMad Concerti, e Puntoeacapo Concerti  con la collaborazione del  Comune di Bagheria , che si terrà il 2 agosto al  Piccolo Parco Urbano di Bagheria.    Sei dischi di platino  e  due dischi d’oro  per un totale di oltre  200 milioni di stream audio e video , un primo  tour nei club completamente sold out , una data evento al Fabrique di Milano e una nuova leg nei club italiani anch’essi sold out con diversi raddoppi, al  vertice delle classifiche di

ISIS: SE ALLAH È GRANDE, IL DIO DENARO È GRANDISSIMO (E ANCHE L'USURA)


L’Isis, una ‘forza’ che rivoluzionaria non è, che non mira in alto, ai poteri forti, ma mira in basso, alla gente comune, come avviene nella strategia della tensione. Un’orda di criminali descritti come Stato. L’Isis, uno Stato che vorrebbe muovere guerra ad altri Stati (occidentali), incancreniti dalla corruzione, arroccati sotto la ragion di Stato del debito pubblico da incassare ad ogni costo, corrosi dalla burocrazia, dalla politica e dall’usura?

17 novembre 2015 – Se Allah è grande, il Dio Denaro sarà grandissimo, tanto da volere indurre ognuno di noi a rifugiarci tra le sue braccia, nel timore di essere esposti alla cieca crudeltà dei tagliagole dell’Isis, sanguinario braccio armato di uno Stato islamico rivoluzionario (?). Rivoluzionario no di certo, se va cercando tra la gente semplice, tra i poveri cittadini, dell’occidente alle prese col debito pubblico da pagare all’Europa costituita, le sue vittime. Rivoluzionario no di certo.
Islamico, allora? A giudicare dalle magliette che indossa, la squadra dovrebbe essere quella, ma a giudicare dalla strategia attuata si direbbe proprio di no!

Si direbbe che non ad Allah, ma al Dio Denaro inneggino questi mercenari della morte, la cui strategia sembrerebbe indirizzata a indurre ognuno di noi, dentro e fuori dalle proprie case, a sentirci in imminentissimo pericolo: questa è la parola d’ordine dopo l’ultima strage di Parigi, quella che ha visto tra i poveri figli di famiglia una nostra ‘concittadina’ trucidata, nella sala concerti Bataclan.

Mirano, dunque, verso il basso questi criminali dell’Isis, coloro cui il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, ha riservato il titolo forte: Bastardi Islamici’?
Bastardi si di certo, ma islamici sicuramente? Tanto più che dal boia mascherato simbolo dell'Isis, "Jihadi John", killer "freddo, sadico e spietato", nato in Kuwait, emigrato a Londra in un bel quartiere residenziale, ai 9 criminali efferati di Parigi, gli ‘islamici’ dispensatori di morte e crudeltà sembrerebbero più occidentali di noi.

Ma ecco farsi sempre più spazio nell'informazione un’opinione pubblica che si sentirebbe direttamente e personalmente minacciata dall’Isis, al punto da fare pressione sui governi nazionali affinché la minaccia ‘islamica’ venga eroicamente fermata, ad ogni costo.
L’Isis, una ‘forza’ che rivoluzionaria non è, che non mira in alto, ai poteri forti, allo strapotere delle banche, a fermare la corruzione dei governi occidentali, ma mira in basso, alla gente comune, come avviene sempre nella strategia della tensione… Un’orda di criminali descritti come Stato. Uno Stato che vorrebbe muovere guerra ad altri Stati (occidentali), incancreniti dalla corruzione, arroccati sotto la ragion di Stato del debito pubblico da incassare ad ogni costo, corrosi dalla burocrazia e dai burocrati che hanno reso invivibili i loro Paesi e invisi quei Governi.

E quegli stessi Paesi cercano ora la solidarietà dell’Europa, dell’Occidente delle banche e dell’opinione pubblica per difendersi(ci) dall’Isis, orda di ‘occidentali’ travestiti da sanguinari ‘musulmani’, che vorranno forse dirci: “Beh, pagate il debito pubblico, tollerate la corruzione e i corrotti dei vostri Paesi, non lamentatevi del potere delle banche, della politica e dell’usura di stato perché qualcosa di molto più crudele incombe su di voi e sulle vostre famiglie. E ringraziate Dio, il Dio Denaro!”.

Perciò tutti uniti. E muti. Pagate, e se un giorno si tornerà a votare, votate per noi, i soli che non tagliano le gole ma al massimo praticano la politica, i partiti, la burocrazia e l’usura.

d.m.c.

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