Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

GIORNALISTI ‘ARCHIVIATI’: HANNO DATO LA NOTIZIA SENZA ECCEDERE I LIMITI DELL’ESERCIZIO DI CRONACA

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti, dott.ssa Ines Rigoli, in data 26.04.2016, ha disposto l’archiviazione per i giornalisti Nuccio Carrara e Giuseppe Lazzaro, difesi dall’avvocato Maurizio Morabito, indagati per il reato di diffamazione a mezzo stampa.

Sant’Agata Militello (Me), 04/05/2016 - I fatti risalgono al giugno 2014, allorché Carrara pubblicava sul giornale online nuovitalia.com l’articolo dal titolo “Falsifica testamenti” avvocato a giudizio. Il “pezzo” ripreso successivamente da Lazzaro e pubblicato su glpress e la gazzetta del sud, si riferiva alla vicenda che vedeva implicata l’avv. Simona Lenzo, vedova del giornalista William Castro, prematuramente scomparso nel dicembre del 2011. Carrara e Lazzaro avevano riportato la notizia del decreto di citazione diretta a giudizio della Lenzo da parte del Pm di Barcellona, perché ritenuta la presunta responsabile di falsificazione dei testamenti della suocera Nunziatina Cantales e del marito William Castro.

L’avv. Lenzo denunciava i due giornalisti, sentendosi diffamata, ma già il pubblico ministero del Tribunale di Patti dottoressa Milia, in data 5 dicembre 2014, depositava richiesta di archiviazione, ritenendo continente e veritiero l’articolo giornalistico. La Lenzo si opponeva all’archiviazione, con atto depositato in data 19 dicembre 2014, ed il Giudice per le indagini preliminari fissava l’udienza in camera di consiglio per il 26 novembre 2015.

Dopo alcuni rinvii tecnici, la causa veniva discussa il 3 marzo 2016, con l’intervento dell’avv. Di Pietro del foro di Messina per la persona offesa e l’avv. Morabito del foro di Patti per gli indagati. Il Giudice Rigoli riservava la decisione ed il 26 aprile, sciogliendo la riserva, accoglieva la tesi difensiva dell’avvocato Morabito, definitivamente archiviando la posizione dei due giornalisti non ravvisando nei confronti degli stessi alcun reato.

Nell’ordinanza di archiviazione si legge, tra l’altro: “i giornalisti hanno dato spazio alla notizia senza eccedere i limiti connaturali dell’esercizio di cronaca, avuto riguardo alla verità della notizia, alla rilevanza della stessa nel contesto sociale di riferimento, nonché alla continenza delle forme espositive, carenti di portata diffamatoria e osservanti una posizione sostanzialmente neutrale”. In particolare il Gip rileva che nel contesto dello scritto a firma del Carrara, ”questi traccia un profilo umano e professionale del giornalista William Castro e dà contezza dell’intricata vicenda giudiziaria con ricostruzione fedele a quella evincibile dagli atti d’indagine, mantenendo un atteggiamento di controllata prudenza circa la valutazione dell’addebito mosso alla Lenzo”.

Commenti